L’alternativa a Dellai c’è, basta solo non ucciderla!

Signor Direttore,

qualche anno fa ho letto un libro di Seneca intitolato “Lettera a Lucillo”; in questo libro Seneca era il maestro di vita di Lucillo e fra le tante cose che gli raccontava diceva di avere compassione per i politici perché, nonostante gli applausi della folla, per occupare quel posto  hanno dovuto rinunciare alla propria dignità. Dopo 2000 anni sembra proprio che non sia cambiato nulla.  Le notizie di questi giorni, secondo cui il governatore Dellai vorrebbe forzare le regole della democrazia per rimanere sul trono della provincia per un atro mandato, sono preoccupanti e indicano la sua riluttanza a farsi da parte. Il suo stile sembra quello dei faraoni che imponevano la loro presenza e rimanevano sul “gozzo” dei loro sudditi fino a quando la porta della piramide chiudeva un’era. Il Trentino non è l’Egitto e non ha bisogno di un uomo forte che imponga e decida per le deboli fazioni, pratica di uso storico in Italia specialmente in alcune zone, dove le relazioni sociali non hanno come riferimento il diritto, la legge ma prevalgono i rapporti clientelari. La mancanza di cambiamento significa mancanza di democrazia e, per la regola degli opposti di Socrate memoria, significa dittatura, anche se velata.

L’alternativa a Dellai c’è, basta solo non ucciderla!

Esito dell'iniziativa

 

Claudio Cia – Inviata ai quotidiani locali che mai l’hanno pubblicata.

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