Sembra proprio che il detto “far e desfar l’è tut en laoràr” si adatti a pennello a quanto sta avvenendo alle porte de la Vela dove era stata realizzata di recente una rotatoria su Via Dòs Trento di fronte al centro sportivo che aveva sollevato non poche polemiche causa una pendenza del manto stradale che esponeva a grave pericolo quanti vi transitavano.
Ora tale opera è in via di demolizione: sono iniziati i lavori di rimozione dell’asfalto e dell’anello di porfido che delimita la rotonda e il cittadino che osserva si domanda con quale criterio quest’amministrazione autorizzi lavori di costruzione di opere che, dopo poco tempo, fa demolire. Un’agire questo che infierisce sulle languide risorse a disposizione del Comune e sulla fiducia nell’Amministrazione pubblica. Questi errori di progettazione, che si sono materializzati poi nella realizzazione dell’opera, rivelano un’assenza di professionalità applicata con costi inutili che impongono al cittadino criticità gratuite.
Ci si chiede se il re intervento su quest’opera sarà pagato da chi l’ha progettata o se, ancora una volta, l’assenza di competenza, preparazione, bravura, abilità, capacità, serietà, impegno la subiranno solo i cittadini.
Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:
- il costo iniziale dell’opera e se il re intervento sarà finanziato dal Comune e, in tal caso, a quanto ammonta la spesa;
- chi ha progettato l’opera iniziale, chi il re intervento e con quali criteri è stato affidato l’incarico;
- chi ha provveduto alla realizzazione dell’opera stessa e chi al re intervento.