A quando un parcheggio per il «San Camillo»?

Egregio direttore, l’ospedale S. Camillo da sempre è una realtà al servizio di Trento e non solo. Ad esso ogni anno affluiscono decine di migliaia di persone in stato di bisogno clinico e/o assistenziale. Si pensi che nel solo 2009 l’ospedale ha avuto 85 mila accessi ambulatoriali, 9% parti e 6 mila ricoveri. Dobbiamo poi tener conto che ogni ricovero attiva familiari e amici i cui accessi non risultano agli atti ma sono indubbiamente molto elevati. Nel nuovo piano urbano di mobilità, sponsorizzato dal sindaco Andreatta e compagni, si parla tanto di parcheggi di attestamento e di opere faraoniche ma si ignora e non ci si preoccupa affatto di quanti, per accedere all’Ospedale, devono peregrinare con l’auto di strada in strada alla ricerca di un posto macchina peraltro ben remunerato. Credo che in Italia questo ospedale sia l’unico a essere privo di parcheggio e di questo dobbiamo ringraziare le forze politiche che da decenni governano Trento. Sono le stesse che, peraltro, in passato hanno autorizzato la ristrutturazione e l’ampliamento di questo nosocomio e che, per questo, si erano impegnate a facilitare e creare le condizioni per la realizzazione di un parcheggio pubblico «in primis per le necessità dell’ospedale S. Camillo». Siamo abituati alle promesse, siamo abituati alle smentite, ma a pagare è sempre il debole, la persona che soffre.

Esito dell'iniziativa

Claudio Cia – l’Adige 17 ottobre 2010

(pubblicata anche sul Trentino)

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