A Trento anche il “Festival delle pantegane”?

Dopo il festival dell’economia e il film festival della montagna ora pare possiamo vantare pure il festival delle pantegane. Tra i comuni della provincia che lo stanno  promuovendo spicca quello di Trento che a tale scopo ha studiato un appropriato regolamento per la gestione della raccolta dei rifiuti tale da far sentire a proprio agio le nuove star che indossano pelliccia ruvida cosparsa di peli semi-spinosi e piedi lunghi e sottili.

Nostro  malgrado tutti siamo obbligati a parteciparvi con ruoli di contorno. Per essere scritturati a pieno titolo ogni cittadino dovrà avere sotto casa un luogo dove depositare le immondizie, sacchi variopinti, qualche bidone e produrre sudiciume a iosa. A questo punto la festa può avere inizio: ratti che si materializzano correndo in ogni dove, sacchetti che si animano, oggetti che si muovono e squittio di topi con diverse tonalità come colonna sonora.

Sono scene che ormai interessano specialmente i Comuni più popolosi, sotto gli occhi increduli degli abitanti che con timore si avvicinano ai luoghi deputati al deposito temporaneo della spazzatura. A ciò si aggiunge la  preoccupazione per il proliferare di questi ratti che, in assenza di predatori naturali, possono giungere rapidamente alla sovrappopolazione che in contesti urbani e suburbani, dove spesso sono abitatori di fognature e depositi di rifiuti, rappresentano un pericolo igienico sanitario. Un ratto selvatico, che vive in questi ambienti, può essere affetto da oltre trenta malattie trasmissibili all’uomo.

Oltre ad un problema igienico sanitario la loro presenza dà un’immagine di degrado che colpisce l’intero territorio.

In attesa di rintracciare il pifferaio magico che liberò la citta di Hamelin,

si interroga il Presidente della Provincia autonoma di Trento per sapere:

  • se è a conoscenza del proliferare di colonie di pantegane (gen. Rattus) in molti comuni della provincia, in seguito alle modalità di raccolta dei rifiuti introdotti con i nuovi regolamenti di igiene urbana, che in molti casi obbligano a depositare sacchi di rifiuti fuori dai tradizionali cassonetti;
  • se esiste un censimento del fenomeno, cosa si sta facendo e si intende fare per arginarlo;
  • se presso le strutture ospedaliere sono stati denunciati episodi di morso da ratto e in tal caso come si è proceduto.

A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta scritta depositata il 24 giugno 2015. Segui l’iter sul sito del Consiglio provinciale: interrogazione n. 1723

 

Risposta ricevuta il 14 settembre 2015: risposta interrogazione n. 1723/XV

 

 

Il servizio di Raffaele Crocco per il TGR Rai:

 

 

 

 

 

L’articolo su “l’Adige online”: L’accusa di Claudio Cia: “A Trento abbiamo pure il festival dei ratti”

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: pantegane a Trento, il video shock

 

L’articolo su “Il Fatto 24ore”: Ratti tra i rifiuti, Cia: “A Trento abbiamo il festival delle pantegane”

 

 

L’ultimo articolo con i dati della risposta: Troppi ratti, allarme in città: 453 esche

 

 

 

 

Un mio precedente intervento in Comune nel 2013: Cassonetti desaparecidos, rischi d’emergenza igienico-sanitaria?

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