Non ci troviamo nella difficile periferia di qualche metropoli del sud-est asiatico ma al parcheggio Zuffo di Trento dove, in questi giorni estivi, dovrebbe essere naturale assistere all’assembramento di vari camper presso l’apposita zona di servizio ad essi dedicata all’interno dello stesso parcheggio.
Fin qui tutto normale se non fosse che, avvicinandosi, ci si trova a realizzare di non essere in presenza di una carovana di turisti ma di un vero e proprio accampamento, l’ennesimo, di nomadi che spezzanti delle regole che normano il vivere di una comunità, si sono comodamente insediati senza tanti convenevoli rendendo impossibile ai veri camperisti di usufruire dei servizi a loro dedicati.
Decine di bambini giocano in mutande e vengono “lavati” proprio nella zona dove i camper dovrebbero scaricare il contenuto dei loro wc, uomini cucinano ai bordi delle “piazzole”, alcune donne stendono i panni sulle reti perimetrali del parcheggio mentre altre si occupano di lavare piatti e padelle.
Nella stessa zona è presente una stanga, ora divelta, che in origine serviva a limitare e regolamentare l’uso dell’area, cestini per i rifiuti ovviamente stracolmi e vari sacchi di rifiuti indifferenziati sono abbandonati nelle vicinanze. Fra l’altro, all’ingresso dell’area, un cartello ricorda come la sosta camper sia a pagamento, 1 euro per le sole operazioni di scarico (sosta max 1.00 ora), 5 euro per sosta giornaliera (sosta max 48 ore).
Turisti olandesi e tedeschi sbigottiti osservano la scena, fanno retromarcia e si allontanano dal parcheggio portando via con se l’immagine di una città dove tutto è consentito.
Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:
- se è a conoscenza di questa nuova occupazione di suolo pubblico non autorizzata;
- come mai, nonostante la presenza a dir poco capillare di telecamere puntate sull’area, questa si trovi nelle condizioni riportate e oggetto di occupazione illegale;
- se non ritenga che una città con vocazione turistica come la nostra debba garantire il rispetto delle normative vigenti (Regolamento di Polizia Urbana), un migliore livello di pulizia e di efficienza di tali aree che costituiscono un punto di transito per molti turisti e quindi un biglietto da visita per la nostra città;
- se nella fattispecie è stato pagato il ticket previsto per la sosta e l’uso dei servizi ivi presenti.
Visto che queste persone la maggior parte non lavora perché non incentivarli ad aprire magari aziende agricole così aumentando le loro possibilità economiche teoricamente saranno portati a comprarsi una casa e a cambiare anche il loro sistema di vita. Lancio questa idea perché credo che solo con il lavoro forse si riesce a risolvere il problema.