Addio a Marco Vanzo, uomo generoso e grintoso

Ho appreso dalla stampa della scomparsa di Marco Vanzo, uomo generoso e grintoso che non si negava a quanti, inascoltati dai poteri forti, si affidavano a lui per essere ascoltati. Ricordo quanto ha combattuto affianco dei familiari degli gli anziani ospitati nella storica sede di via S. Giovanni Bosco affinché, in vista di una necessaria ristrutturazione della vecchia Rsa, il trasferimento degli ospiti in altre sedi fosse provvisorio e rispettoso del bisogno dell’anziano di sentire di appartenere ancora a qualcuno facilitandone il contatto con la famiglia, gli amici e la città.

Purtroppo, nonostante le promesse in tutti gli ambiti istituzionali e le 10mila firme raccolte, non è riuscito a raccogliere i frutti di tanto impegno. Ciò che doveva essere transitorio oggi è una realtà definitiva e l’anziano è stato allontanato, strappato dal centro storico e portato fuori dalle «mura» della città per essere collocato in luoghi di difficile accesso: Rsa Angeli Custodi, Rsa S. Bartolomeo.

L’eredità che ci lascia è quella di continuare a lavorare perché la politica che decide per l’anziano lo faccia con la consapevolezza che ha di fronte il soggetto-persona e non l’oggetto dellle sue decisioni.

Un grazie di cuore alla famiglia per questa stupenda persona.

Esito dell'iniziativa

 

Fonte:

 

Claudio Cia – “l’Adige” – 13 gennaio 2011

 

(pubblicata anche sul “Trentino”)

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