In queste ore gli animalisti da salotto, nel tentativo di scagionare le scelte del passato sbagliate, ne stanno minimizzando le responsabilità con una tesi difensiva offensiva. Secondo un modo miope di vedere la vita, anche la vittima avrebbe le sue colpe, in quanto avrebbe dovuto starsene a casa rinunciando – di fatto – a vivere il territorio custodito e valorizzato dai suoi genitori e dai suoi antenati. Essi paiono ignorare in primis che in primis che i boschi in Trentino ricoprono una superficie pari al 63% del territorio provinciale, in secondo luogo che da secoli (anche prima che l’orso venisse eliminato e reintrodotto) i nostri paesini sono lambiti dai boschi e che proprio per la tranquillità che riescono a trasmettere sono meta dei turisti e da ultimo che, in più di un’occasione, sono stati avvistati esemplari di orsi confidenti aggirarsi nei nostri centri abitati.
Risulta evidente che la Provincia autonoma di Trento, in questo momento, si trova davanti ad un bivio: scegliere se eliminare il solo aggressore, continuando nella gestione degli altri come se nulla fosse accaduto, oppure impostare una serie politica di selezione, suffragata anche da elementi scientifici (in primis la povertà genetica degli orsi trentini), che porti alla riduzione del numero di orsi presenti sul nostro territorio, in modo che sia compatibile con la convivenza con l’uomo. Medesimo ragionamento si può applicare anche alla gestione dei lupi.
A mio parere risulta quindi chiaro che, una volta chiarito il litigio di competenze tra Stato e Provincia, sul tema della gestione dei predatori in Trentino, servirà una classe politica adeguata e in grado di assumersi le proprie responsabilità (anche in termini legali, se necessario) per difendere la nostra gente, evitando l’omologazione a livello cittadino, che comporterebbe la definitiva scomparsa delle nostre specificità e rappresenterebbe la fine della nostra Autonomia.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
–
La lettera su “il Nuovo Trentino” del 12.04.2023: