Aiutiamo i genitori separati, aiutiamo la famiglia

Estratto verbale dell’adunanza del 13 aprile 2012

 

– o m i s s i s –

Ringrazio la Collega Maffioletti per quest’ordine del giorno perché porta all’attenzione dell’Aula un tema molto delicato: sappiamo tutti che la separazione è un dramma in quanto nasce da una sofferenza relazionale (purtroppo ne so qualcosa, quindi credo di essere un buon testimone in tal senso). La separazione interrompe dei progetti, i sogni sfumano, i sentimenti si contrappongono, si trasformano: si passa dalla fiducia alla sfiducia, dalla comprensione all’incomprensione, dall’amore all’odio e così via.

La separazione comporta la perdita di punti di riferimento nei confronti degli affetti, delle relazioni familiari e amicali, inoltre comporta la perdita di ambienti di riferimento come ad esempio la casa e talvolta anche il lavoro, là dove c’è coincidenza tra famiglia e attività imprenditoriale. Vi è poi la perdita di disponibilità economica perché sappiamo che quando uno deve uscire di casa deve trovare una nuova collocazione, spesso deve continuare a mantenere un mutuo, giustamente anche i figli, e così via.

Purtroppo in alcuni casi la separazione porta anche alla perdita della voglia di vivere: le cronache non ne parlano perché sappiamo che la legge lo vieta, ma sappiamo benissimo che molti sono i suicidi legati alle separazioni. In sostanza ci troviamo a trattare un ordine del giorno sulla famiglia che soffre, esasperata e separata e credo che la sofferenza più grande sia la separazione dai figli. Questi ultimi sono un raggio di sole nella vita di chi diventa genitore e la separazione è un qualcosa che spegne nella vita dell’individuo questa bella sensazione. Va detto poi che i figli soffrono anch’essi perché vengono separati dal padre, talvolta dalla madre, alle volte separati anche tra di loro e naturalmente subiscono questa sofferenza relazionale tra i genitori, perché spesso sono oggetto del contendere.

Io credo che quest’ordine del giorno porti all’attenzione della politica il dramma del vissuto di molte famiglie e dunque le conseguenze di politiche e correnti culturali dominanti che hanno minato la sacralità della famiglia: l’hanno spogliata ed impoverita di valore. Le stesse leggi più che proteggere la famiglia sembrano pensate per distruggerla.

Quest’ordine del giorno propone interventi per studiare e conoscere un fenomeno ormai maggioritario nella nostra città; inoltre propone modalità di sostegno e accompagnamento per chi vive il dramma della separazione. Bene ha fatto l’Assessore a sottolineare che ci sono delle associazioni e dei gruppi che si occupano di questo, ma non è sufficiente, tra l’altro non vorrei sbagliarmi ma mi sembra che sia la prima volta che in Aula si parla del dramma dei padri separati. In altre sedi, ad esempio in Commissione politiche sociali, è stata sollevata la questione dal Collega Patton dell’Unione per Trento, ma in Aula mi pare che questa sia la prima volta.

Per questi motivi ritengo che vada riconosciuto alla Consigliera proponente l’aver contribuito a portare alla luce questo che io considero un grande dramma. Sono convinto che bisognerebbe investire meno sulle ciclabili, sulle grandi cementificazioni della città e un po’ più sulla famiglia: la politica in generale dovrebbe ritrovare nella famiglia il primato della sua azione.

Concludo, signor Presidente, dicendo che quando parliamo di questi temi sarei ben felice che ci fosse altrettanta attenzione come quella che abbiamo visto ieri in occasione della discussione sull’acqua: quest’ultima è un bene comune, ma la famiglia non è da meno, anzi ritengo sia un valore ancora più grande dell’acqua stessa. Grazie.

– o m i s s i s –

Esito dell'iniziativa

 

Estratto della seduta consiliare del 13 aprile 2012

 

 

 

Il Consigliere Cia interviene sull’O.d.g. “Aiutiamo i genitori separati”:

 

 

 

 

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