Ogni anno nel presentare il Festival dell’Economia ci viene detto che l’evento è frutto di una preparazione, un lavoro di vari soggetti, una paziente tessitura per far arrivare a Trento i migliori e più accreditati esperti. Che questa sia l’intenzione non lo si nega, certo è che nelle otto precedenti edizioni gli attori intervenuti, oltre a non averne mai azzeccata una circa la crisi che ha investito il nostro paese e l’intera Europa, pare che non tutti nella vita professionale si siano poi rivelati i “migliori“, così almeno risulterebbe da fonti giornalistiche e non solo.
Ad esempio nell’edizione del 2006 fu chiamato a pontificare sulla cattedra del Festiva dell’Economia Renato Soru, figura di spicco del PD, che dal 2011 è indagato dalla Procura di Cagliari per evasione fiscale. Luca Cordero Montezemolo che nel 2012 è stato condannato dal Tribunale di Napoli per abuso edilizio. Giacinto Giaccomini che davanti al Tribunale di Trento ha patteggiato sei mesi di reclusione per stalking nei confronti del suo successore alla guida della Cantina Cavit.
Nel 2007 è la volta di Corrado Passera, non mancherà di presenziare in altre cinque edizioni, che nel 2014 è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Trani per truffa pluriaggravata per fatti avvenuti tra il 2004 e il 2008 su una serie di strumenti finanziari collocati sul mercato da Banca Intesa, di cui all’epoca era l’amministratore delegato.
Guido Bertolaso che nel febbraio 2010 è stato raggiunto da un avviso di garanzia nell’ambito di un’inchiesta sugli appalti del G8 de La Maddalena e nel 2012 viene pure iscritto nel registro degli indagati dalla Procura dell’Aquila per omicidio colposo.
Nel 2008 arriva Franzo Grande Stevens che nel 2013 è stato condannato per aggiotaggio, sentenza annullata per avvenuta prescrizione. Oscar Giannino che nel 2013 ha mentito sulle sue credenziali accademiche.
Nel 2009 è il turno di Diego della Valle che nel 2006 è risultato coinvolto nello scandalo di Calciopoli quale dirigente della Fiorentina e condannato dalla giustizia sportiva, dal 2011 è pure incriminato dalla Procura di Napoli con l’accusa di frode sportiva.
Nel 2012 si presenta Carlo De Benedetti che nel 1993, in piena bufera Tangentopoli, ammise di aver pagato tangenti per 10 miliardi di lire ai partiti di governo e funzionali all’ottenimento di una commessa dalle Poste Italiane. Alessandro Profumo (in qualità di ex Amministratore Delegato di Unicredit) che dal 2013 è indagato dalla procura di Roma per frode fiscale. Altri se ne potrebbero aggiungere…
Sono persone che sulla vita sociale ed economica del momento hanno fatto analisi, proposto ricette, e tutti noi li abbiamo ascoltati, presi sul serio come fossero dei fari che illuminano nella notte per poi scoprire che, come spesso succede in politica, anche in economia le credenziali che più ti rendono gettonabile pare siano l’iscrizione nel registro degli indagati, saper mentire e… almeno una condanna. Insomma, persone… “in odore di santità“!
Premesso quanto sopra si chiede al signor Sindaco di sapere:
- se alla partecipazione all’evento del Festival dell’Economia l’Amministrazione comunale abbia mai posto come “condicio sine qua non” la presenza di personalità che godano di credibilità, privi di pendenze penali, procedimenti in corso o condanne;
- se può quantificare l’ammontare del costo sostenuto dal Comune di Trento per i Festival dell’Economia dal suo esordio ad oggi;
- se non ritenga doveroso che in futuro qualunque contributo all’evento dal parte del Comune sia vincolato alla conoscenza a priori dei relatori e delle loro credenziali.