Nel nuovo colossale PUM si parla tanto di parcheggi di attestamento e si ignora che da sempre gli utenti dell’Ospedale S. Camillo non dispongono di un parcheggio che consenta loro di accedere alle cure garantite da tale struttura senza peregrinare con la propria autovettura di strada in strada, di vicolo in vicolo alla ricerca di un posto macchina peraltro ben remunerato. Per dare un’idea di quanti accessi annui risultano dagli atti dell’amministrazione dell’ente, espongo i seguenti numeri:
- 6035 ricoveri annui,
- 849 parti annui,
- 8500 accessi ambulatoriali annui,
- 233 lavoratori dipendenti,
- 32 lavoratori in regime di convenzione,
- 60 medici che assicurano prestazioni in regime di libera professione.
I dati, prodotti dall’amministrazione dell’Ospedale S. Camillo, si riferiscono all’anno 2009.
Questi numeri sono in difetto perché ad esempio non ci dicono che per ogni ricovero dobbiamo tener presente il contesto familiare e amicale che questo attiva, con conseguente via vai di persone che visitano i propri cari durante la degenza. Dunque i dati riportati sono niente a confronto di quelli non documentati.
Dietro a questi dati ci sono persone con storie di gioia per chi partorisce, di dolore per chi è affetto da malattia e risulta assai strano che questi numeri non abbiano mai suscitato interesse e tanto meno preoccupazione in quanti amministrando questa città ora ci propongono di usare, tanto per cominciare, un miliardo euro di denaro pubblico per un progetto che oltre ad essere faraonico non guarda ai reali bisogni della gente di Trento.
Premesso quanto sopra i sottoscritto consigliere propone al Consiglio Comunale di impegnare il signor Sindaco:
- ad individuare nei pressi di detto ospedale un’area idonea a realizzare un parcheggio pubblico;
- a predisporre un progetto credibile;
- a definire tempi certi di realizzazione di detto parcheggio.