La competenza per l’assegno regionale al nucleo famigliare che fino al 31/12/2017 veniva calcolato ed erogato attingendo agli appositi fondi regionali, dal 1/01 è passata alla Provincia a seguito dell’istituzione dell’assegno unico, strumento di razionalizzazione dei vari benefit esistenti, per rispondere ai bisogni espressi dalle persone e delle famiglie residenti sul nostro territorio.
Ciò che però cambia per l’assegno al nucleo famigliare è la modalità con cui viene riconosciuto; se prima veniva calcolato sulla base di una semplice tabella reddituale del nucleo famigliare ora a determinarne il diritto è l’indicatore ICEF che prende in considerazione i redditi, il patrimonio mobiliare ed immobiliare, alcuni oneri detraibili e deducibili, nonché altre indennità e rendite relative ad ogni singolo membro della famiglia, compresi i minori e i conviventi senza legami di parentela.
Succede che ora con i nuovi criteri di calcolo e le modalità di attuazione dell’assegno unico, a famiglie che nonostante non abbiano mutato il proprio reddito rispetto al passato e che magari hanno la proprietà di un appartamento non è più riconosciuto l’assegno regionale al nucleo famigliare che prima invece era loro garantito.
Ciò premesso, chiedo a quante famiglie nel 2017 era stato riconosciuto l’assegno regionale al nucleo famigliare e a quante di queste oggi è stato negato applicando i nuovi criteri di calcolo, e le relative modalità di attuazione, anche in previsione di eventuali correttivi.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 16 gennaio 2018:
Sarebbe interessante fare una visita filmata nei vari condomini ITEA e verificare chi sono i proprietari di CAMPER e MACCHINE DI GROSSA CILINDRATA, SUV e confrontare questi asset posseduti col reddito effettivo del nucleo familiare residente (e non solo del richiedente casa ITEA). Ci sono sicuramente diversi abusi e questo toglie disponibilità a coloro che ne avrebbero bisogno.