Aumenta l’insicurezza, ma non lo spreco di risorse

A Trento la sicurezza dei cittadini non è più un diritto scontato perché, per l’amministrazione della città, le priorità sono altre. Un tempo (10-20 anni fa) ci si poteva muovere, ad ogni ora della giornata e in tutte le direzioni, senza timore e con la certezza di rientrare al proprio domicilio senza incappare in spiacevoli sorprese. Grazie ad una politica perbenista, permissivista e buonista  a tutti i costi, nel tempo, la città di Trento è stata privata della caratteristica che le era propria: un’oasi tranquilla. Oggi la gente ha paura: questa città le sta diventando estranea e lo sottolinea ogni volta che, sulle strade e nelle case, avvengono fatti di violenza e criminalità, più o meno organizzata che, tra l’altro, sono in progressivo aumento. Realtà questa che coinvolge l’intera provincia, tant’è vero che la giunta provinciale aveva promosso e stanziato risorse, per un progetto al fine di consorziare tra loro le polizie municipali dei comuni limitrofi, con l’intento di aumentare e migliorare l’azione di controllo del territorio. Purtroppo, nonostante l’impiego di imponenti risorse economiche, di tutto questo progetto non è rimasto nulla se non la certezza di aver sperperato tempo e denaro pubblico.

È acclarato che a Trento, rispetto ad altri comuni trentini, esiste un’emergenza sicurezza testimoniata anche da fatti delittuosi avvenuti in questi ultimi mesi. Per far fronte a quest’insicurezza, si vocifera che una delle soluzioni ipotizzate è quella di potenziare e migliorare l’impiego della polizia locale conferendo ad essa anche il ruolo di ausiliare per l’ordine pubblico; la proposta di dotare gli agenti di un’arma personale sembra confermare tale soluzione.

Ma da quanto si apprende anche dai mass media locali, sbalordisce come l’amministrazione comunale, attraverso il suo ufficio personale, sembra però muoversi in senso opposto. Infatti da svariati mesi agenti di polizia locale vengono, alla chetichella, trasferiti ad altre mansioni presso altri uffici della pubblica amministrazione (edilizia, attività sociali, ecc.) che nulla hanno a che vedere con le attività di controllo e repressione della criminalità. Di certo fino ad oggi sono già stati trasferiti 10 agenti e altri stanno preparando le valigie. È  uno strano modo questo di preoccuparsi ed occuparsi di sicurezza e ciò a scapito del cittadino che è costretto a subire impotente disordine, degrado e violenza. Questo, nonostante la sua forte predisposizione all’accoglienza e alla tolleranza, lo rende sempre più insofferente e intollerante anche verso lo straniero che spesso viene percepito, a proposito ed a sproposito, come la causa di molti mali della città.

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • se, a proposito di sicurezza, è questa la scelta del sindaco e della sua giunta a tutela dei cittadini;
  • a quanto ammonta, per la pubblica amministrazione, la spesa per addestrare, vestire e attrezzare un agente di polizia locale;
  • se tale spesa, moltiplicata per il numero degli agenti trasferiti (10) ad altri compiti in periodi di difficoltà economica e di tagli per l’amministrazione pubblica, non costituisca uno spreco esecrabile;
  • quanti mezzi in dotazione sono in esubero visto che erano stati acquistati per una forza di polizia municipale di 180 agenti;
  • se, alla luce di quanto sopra, l’amministrazione ha comunque dato luogo all’acquisto (ricorrendo alla trattativa privata) di autovetture per il Corpo Polizia Municipale per un valore pari a 66.600,00 euro, autorizzato di recente con determina N. 27/143 di data 16/12/2010 (Protocollo n. 2010/156965) e, nel qual caso, come lo giustifica alla città;
  • se il personale trasferito manterrà gli stessi benefici contrattuali pertinenti alla figura del vigile: indennità di vigilanza, turnistica, festivi, notturna, ecc
  • se questo agire non le sembra un modo poco ortodosso e machiavellico per rimpinguare il personale amministrativo aggirando il patto di stabilità e sottraendosi al dovere di indire regolari concorsi pubblici;
  • se ritiene che personale formato e addestrato, per il ruolo di agenti di polizia locale,  possa essere disinvoltamente intercambiale per svolgere compiti di altra natura dove è sicuramente auspicabile e richiesta una formazione completamente diversa;
  • se per sostituire gli agenti, prima impegnati nelle attività di controllo e repressione della criminalità e poi trasferiti ad altre mansioni, verranno “riciclati” quanti, in centrale operativa, svolgono compiti puramente impiegatizi;
  • se, essendo i commissari, gli ispettori e i capoufficio (quest’ultimi di recente nomina) funzionali al numero degli agenti, adesso che saranno in sovrannumero, come e dove intende impiegarli.

Esito dell'iniziativa

 

Il sindaco ha risposto. Leggi l’estratto del verbale della seduta consiliare.

 

 

Allegato:

 

Risposta interrogazione «Aumenta l’insicurezza, ma non lo spreco di risorse»

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.