Dalla stampa apprendiamo che in merito alla gestione futura dell’Autostrada del Brennero, che giova ricordare riveste un’importanza strategica per l’Italia ed il Trentino, sarebbe stata abbandonata l’opportunità dell’in-house e che la soluzione trasmessa al ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims) sarebbe articolata in questo modo: una proposta con piano economico, investimenti e piano tariffario da parte di A22 spa al Ministero; il Mims ne potrebbe riconoscere l’interesse pubblico; se poi fosse riconosciuto l’interesse pubblico sarebbe bandita una gara con il modello quindi ‘PPP-finanza di progetto’ proposto da Autobrennero spa; e infine, nell’eventualità la gara non fosse vinta da A22 spa questa potrà, alle condizioni offerte dall’altro soggetto vincitore, vedersi aggiudicata la gestione. Riteniamo che riguardo questa soluzione ci siano due ostacoli: il primo è che per poter procedere in tal senso sarebbe necessario rimuovere il divieto inserito nel 2017 nel Codice dei contratti pubblici di utilizzare questo modello ‘PPP-finanza di progetto’ per le concessioni autostradali scadute. Divieto, la cui legittimità è stata affermata anche dalla Corte di Giustizia Europea recentemente; il secondo è che si dà per scontato che solo Autostrada del Brennero spa presenterebbe una proposta di piano e che quindi avrebbe la prelazione. Ma siamo certi che nessun altro soggetto, verosimilmente straniero, sarebbe interessato a proporre al Mit un piano alternativo e che quindi A22 spa sarebbe titolare della prelazione? Insomma, la gestione ad Autostrada del Brennero non è da dare assolutamente per scontata, piuttosto occorre una visione comune, politica ed imprenditoriale per evitare di perdere un asset strategico per la nostra Economia e Comunità.
Sen. Andrea de Bertoldi (FdI) – Segretario della Commissione Finanze
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
L’articolo su “L’Adige” del 19.06.2021: