Nell’ascoltare la protesta dei volontari del Servizio Trasporto Infermi che operano nella conca del Tesino che lamentano giustamente il fatto logicamente prevedibile conseguente al taglio del servizio di continuità che andrà inevitabilmente ad aumentare il carico di lavoro, e nel leggere le dichiarazioni di Chiara Avanzo a tal proposito, non posso che tentare di alzare la voce anche per quei tesini i quali, da come pubblicamente appare e il pulpito della stampa sembra permettere, non vorrebbero più essere presi in giro da questa politica di tagli imposti da chi gode comunque di servizi che pretende diminuire in altri territori.
Se per l’Avanzo sono così chiari «i principi che hanno portato alla revisione delle sedi del servizio di continuità assistenziale», notare l’astuta finezza nell’uso del termine “revisione”, voglio dirle francamente, senza voler offenderla, che il suo compito non è quello di “indorare la pillola” così che i cittadini la ingoino felici, parlando a sproposito di «piazzola di atterraggio anche notturno dell’eliambulanza», il quale vedrà la sua realizzazione forse quando lei sarà nonna, oppure venendo in pompa magna, assieme al presidente Rossi, a inaugurare la nuova sede del servizio diurno, mangiando pasticcini e dispensando regali sorrisi ai sudditi ignari, per poi chiuderla qualche mese dopo.
Ricordiamo a Chiara che a suo tempo, alla mozione di “Agire” firmata anche da altre forze politiche di minoranza che chiedeva un dialogo maggiore, più attento alle peculiarità dei territori, lo stesso che ora lei avrebbe «auspicato maggiore dialogo tra l’esecutivo e le amministrazioni locali», votò allora contro, provando ulteriormente la coerente incoerenza di questo governo abituato a propagandare la propria immagine contando sull’ingenuità di chi dovrebbe invece servire.
I Volontari del Servizio Trasporto Infermi non sono ingenui! Ma nemmeno i tesini! È ora di finirla di prenderli in giro!
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 25 ottobre 2016: