Banda cittadina a rischio sfratto a causa della “bipolarità” di questa Amministrazione?

Su l’Adige di oggi 1 luglio 2013, si presenta il caso del corpo musicale “Città di Trento”, formazione bandistica cittadina di più antica costituzione (venne infatti fondata nel 1801) che improvvisamente dovrebbe pagare al Comune 4.900 euro di affitto e spese e 13.000 euro di arretrati. Fino a dicembre 2012 al corpo musicale non era stato mai chiesto nulla da pagare.

L’Assessore Gilmozzi spiega che:

«Non mandiamo via nessuno, serve però trovare una soluzione condivisa». Questa la risposta che arriva dall’assessore ai Lavori pubblici e patrimonio del Comune di Trento, Italo Gilmozzi, in merito alla situazione del Corpo musicale «Città di Trento». La decisione di far pagare l’affitto e le spese di gestione, ha spiegato l’assessore, non è una novità e riguarda tutte le associazioni. La procedura sarebbe infatti stabilita dal Regolamento comunale. «La banda lo sapeva da tempo – ha affermato Gilmozzi – visto che alle associazioni viene data la sede e poi successivamente, stabilito il valore dello spazio occupato e calcolati gli importi da pagare, si procede ad un contratto. Si è deciso di far pagare un affitto simbolico di 100 euro e in più le associazioni devono compartecipare alle varie spese di gestione stabilite a seconda della dimensione dello spazio occupato». La sede della banda cittadina, ha continuato l’assessore, è molto bella e il valore degli importi sono stati stabiliti con la stessa procedura utilizzata per tutte le altre associazioni. «Il rimborso spese – ha affermato – e di circa 20-25 euro a metro quadro. La banda si trova in questo luogo da diverso tempo e visto che già si sapeva come funzionava, avrebbero dovuto cercare di mettere da parte qualcosa». Da parte dell’assessore Italo Gilmozzi, comunque, nessuna intenzione di sfratto e tanto meno di «aut aut» per il corpo musicale. «La soluzione si riuscirà a trovarla – conclude Gilmozzi – basta che ci sia la volontà da parte di tutti. Le ipotesi che si possono mettere in campo sono molte. Anche, per esempio, quella di rateizzare il pagamento in 4-5 anni. Nessuno vuole sfrattare il corpo bandistico». (l’Adige, 1/07/2013)

Questo è quindi quello che dice l’Assessore, cioè che normalmente tutte le Associazioni pagano gli spazi nelle quali sono ospitate. In realtà non sempre è così. Ultimamente ci stiamo abituando ai provvedimenti di questa Amministrazione “bipolare” che ogni tanto procede in un verso salvo poi procedere nel verso opposto, con iniziative che avvantaggiano qualcuno a discapito di altri, o azioni che danno da una parte e tolgono da altre due.

Ma in questo caso non possiamo non far notare come vergognosamente la stessa Amministrazione forniva poche settimane fa risposte ben diverse per un’altra associazione, infatti la Segreteria Generale del Comune di Trento rispondeva così  (7 maggio 2013, prot. 0043393) all’interrogazione a risposta scritta di data 5 aprile 2013 avente ad oggetto “Facciamo chiarezza sulle Feste Vigiliane”:

«I locali attualmente utilizzati dall’Associazione sono di proprietà comunale e vengono gestiti in comodato d’uso. La sede è stata individuata nel 1996 dalla Giunta comunale per ospitare l’Associazione Servizi Organizzativi ed Immagine Città di Trento e la Comunità di lavoro Città delle Alpi. Entrambe le realtà nascono con finalità di interesse pubblico e di sostegno dell’attività promossa dal Comune di Trento. Alla conclusione dell’operatività della Comunità di lavoro, la sede ha continuato ad ospitare l’Associazione. E’ anche prezioso riferimento per le numerose associazioni che a livello di volontariato gravitano presso le Vigiliane. I costi di gestione di tali locali ammontano per l’Amministrazione a circa 1.100 euro annui».

Eccoci qua. Ancora una volta il Comune dimostra atteggiamenti diversi in base all’interlocutore. Ossequioso e accomodante con gli amici o con i potenti, duro e intransigente con i deboli e meno “VIP”…

Esito dell'iniziativa

 

Allegati:

 

Scopri la storia del Corpo Musicale “Città di Trento” su www.bandatrento.it

 

Vedi l’articolo sul quotidiano “l’Adige”: Caso banda: “il Comune è bipolare”

 

Guarda la precedente risposta del Comune all’interrogazione sulle Feste Vigiliane: Risposta interrogazione

 

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