Estratto verbale dell’adunanza del 22 marzo 2012
– OMISSIS –
Fa paura utilizzare il termine “bidonville” all’interno di quest’Aula, proprio perché dare un nome alle cose significa anche conoscerle ed è dura per Trento riconoscere quello che per molti anni identificava territori del Terzo Mondo, ma oggi direi che questo termine bene si addice anche alla nostra città. Occorre avere il coraggio di dire le cose come stanno perché dire che si tratta solo di casi isolati, che non è il caso di utilizzare questi termini, che si spaventa la gente, che si dà un’immagine sbagliata della città non risolve il problema.
Signor Sindaco, credo che la nostra città in alcune sue parti presenti situazioni di decoro e sicurezza, ma Lei non può negare che la città, ormai, in alcune zone non marginali è stata espropriata ai suoi cittadini. Non basta “accogliere”: ciò non significa ospitare qualcuno lasciandolo poi al suo destino, ma voi del centro-sinistra quando si toccano determinati argomenti (ad esempio quando si dice che alcuni stranieri bivaccano, non lavorano e vivono in condizioni di disagio indegne di un essere umano) spesso accusate chi denuncia queste situazioni come ingiusto, intollerante e razzista. Io mi domando se sia più razzista chi apre le porte a tutti, abbandonandoli poi al loro destino, oppure chi fa un ragionamento del tipo “vi accogliamo ma in base alle possibilità che abbiamo di darvi ciò che va riconosciuto da un essere umano”.
Quando si parla di solidarietà, Lei ha detto che non è pensabile di avere sempre la pancia piena prima di fare degli interventi verso chi si trova in condizioni peggiori: signor Sindaco, noi abbiamo sul territorio tanti di quegli stranieri ai quali potremmo dare aiuto senza fare interventi di solidarietà in giro per il mondo che, alla fine, servono per giustificare i viaggi dei dirigenti che si recano a vedere dove sono andati a finire i nostri soldi!
Signor Sindaco, Lei non può tollerare che la città si trasformi in un luogo dove le persone non possono vivere in condizioni di dignità che spettano ad ogni essere umano. Non dite poi che fate tutto il possibile, perché se lo aveste fatto davvero, non avremmo visto quelle bidonville all’ex SLOI, perché queste persone vivono in modo disumano. Se queste ultime poi delinquono, non è perché hanno l’animo malvagio, ma perché la situazione in cui vivono li porta ad agire in tal senso.
Voi non avete il coraggio di dire a queste persone: “non abbiamo la possibilità di garantirvi ciò per cui voi siete venuti”. Abbiate il coraggio di utilizzare una politica di rigore! Ma voi preferite definirvi tolleranti e quindi lasciare nella miseria e nel degrado situazioni che esplodono poi in violenza. Vorrei poi aggiungere un ragionamento su Piazza Dante: nessuno impedisce agli stranieri di stare in quella piazza, il problema è che è impedito ai trentini di fare altrettanto, ma non perché gli stranieri siano malvagi, bensì per la vostra politica dissennata, di tolleranza a tutti i costi, anche di fronte all’evidenza.
– OMISSIS –