I quotidiani locali, riportando i dati raccolti dal Centro Studi Cgia, hanno segnalato che in Trentino – Alto Adige la condizione di “povertà energetica” (ovverosia l’incapacità di sostenere le spese energetiche essenziali) graverebbe su circa 100mila persone. Per il Trentino si parla di circa 60mila individui, con utenze private/familiari, appartenenti al ceto medio già impoverito dall’emergenza Covid-19 e che ora si trovano ad affrontare anche la crisi dovuta alla situazione di conflitto presente in Ucraina. Tale stima risale a prima dello scoppio delle ostilità e quindi ai “poveri storici” si aggiungeranno altre persone, provenienti dal ceto medio, che non sono attrezzate per affrontare una condizione per loro inedita. Questi soggetti in molti casi abitano in alloggi con basso valore di mercato, con scarsissima efficienza energetica e di conseguenze con costi in bolletta importanti. Nei confronti di questi soggetti il bonus sulla bolletta approntato dalla Giunta provinciale può rappresentare un palliativo, tuttavia non è sicuramente in grado di sopperire a tutte le esigenze. Durante il corso dell’emergenza Covid-19, per contrastare le criticità legate all’epidemia, ARERA aveva sospeso i distacchi per morosità per acqua, elettricità e gas, costituendo un conto apposito per garantire la sostenibilità degli interventi regolatori a favore di consumatori e utenti. Si interroga la Giunta provinciale per sapere se essa stia interloquendo con lo Stato e con ARERA affinché le eventuali procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità dei c.d. “poveri energetici” in regola con i pagamenti delle bollette fino al momento attuale possano essere sospese evitando il distacco della fornitura.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia
–
Nella sua risposta fornita durante la seduta del Consiglio provinciale dell’11.10.2022, il Vicepresidente della Giunta provinciale di Trento Mario Tonina ha risposto affermando che il Trentino ha la fortuna di avere una società come Dolomiti Energia e si sta ragionando con la Società per azioni pubblico – privata per misure di sostegno alle famiglie che però saranno solo palliati rispetto alla gravità della situazione. Non ci sono risposte definitive. Nel 2021, ha ricordato, i dividendi sono stati di 5,7 milioni e l’energia gratuita prevista dallo Statuto coprirebbe meno del 25% del fabbisogno elettrico. Mentre l’incremento dei costi per le famiglie è di 200 milioni. La Giunta ha ricordato che, oltre alle iniziative già intraprese, tra breve interverrà la misura dei 180 €.
–
Nella mia replica ho detto che non c’è dubbio che la Giunta stia cercando di dare risposte, ma si sta rincorrendo una speculazione infame e vigliacca con gli scarsi mezzi della politica.