Bus a metano, gli errori li paghi la Provincia

Ad agosto 2014 a Trentino Trasporti Esercizio, in aggiunta ai 30 già in circolazione a Trento, sono stati consegnati 8 nuovi bus Scania a metano acquistati dalla provincia a 220 mila euro l’uno che si pensava potessero consentire, in ragione di una percorrenza individuale stimata di 50.000 km annui, un risparmio di circa 90 mila euro, ma dopo averli messi sulle strade della città si è scoperto che i dirigenti di Trentino Trasporti pare abbiano dei problemi di misure..

Infatti, pur essendo questi veicoli alti 3,24 metri, e quindi teoricamente idonei a transitare nel sottopasso “Tombone” di Via F.lli Fontana ove vige un divieto di transito per mezzi di altezza superiore ai 3,30 metri, non è stata presa in considerazione la presenza delle bombole di metano sul tetto che, volte a scongiurare il rischio di urto e quindi di esplosione, imporrebbero maggiori misure di sicurezza rispetto a quelle adottate per i veicoli a trazione diesel: non a caso Trentino Trasporti ha già chiesto al Comune di fresare il manto stradale per aumentare il margine di sicurezza durante il passaggio dei mezzi acquistati (il costo preventivato per l’adattamento delle sole rampe del tombone sarebbe di 70 mila euro).

In attesa che questo venga fatto, affinché possano circolare, i mezzi sono stati sottoposti ad interventi tecnici tampone per consentire il recupero di un paio di centimetri ed è stato emesso un ordine di servizio che temporaneamente impone all’autista di tutti i bus a metano di imboccare il passaggio ad una velocità non superiore a 10 km orari. Ora che l’inverno è alle porte mi domando cosa succederà quando la presenza di neve annullerà gli effetti degli interventi tampone di cui sopra.

E’ illogico che, essendo la Provincia responsabile dell’acquisto dei bus, ora scarichi sul Comune di Trento i costi per riparare ad una sua negligenza derivante da una valutazione superficiale della realtà delle nostre strade.

Premesso quanto sopra si chiede al Consiglio Comunale di impegnare il signor Sindaco e la Giunta:

  • a non accollarsi i costi di fresatura del manto stradale richiesti per il transito dei nuovi bus a metano e di chiedere che ad assumerne la spesa sia la Provincia o Trentino Trasporti;
  • a condizionare l’impiego dei bus metano sulle nostre strade all’impegno della Provincia o Trentino Trasporti ad assumersi gli oneri per garantire la sicurezza del trasporto pubblico.

Esito dell'iniziativa

 

Ordine del giorno collegato alla delibera Affidamento a Trentino Trasporti S.p.A. del trasporto pubblico urbano e turistico, discussione prevista il 18 novembre 2014.

 

L’interrogazione presentata in settembre: Bus troppo alti: quanto costeranno al Comune gli errori dei dirigenti?

 

 

Alcuni documenti interessanti, che la dicono lunga sulla serietà di questa operazione. Il documento di reimmissione in servizio con il comunicato stampa dell’assessore provinciale Gilmozzi e successivamente una lettera aperta di un autista… perchè alla fine di tutto è il caso di sapere come stanno veramente le cose da chi ci lavora, e non da chi emette comunicati stampa:

 

Reimmissione in servizio di linea

 

Comunicato stampa Gilmozzi

 

Lettera aperta di un autista

 

 

Ne parlava la stampa…

 

Per le rampe del tombone 70 mila euro

 

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