L’Isee e l’Icef (Indicatore Condizione Economica Familiare), sono stati pensati per definire, sulla base di informazioni di tipo reddituale, patrimoniale, finanziario e anagrafico, le reali condizioni economiche di una famiglia e permettere l’accesso a benefici sociali e agevolazioni tariffarie. Nello specifico l’indicatore Isee viene utilizzato a livello nazionale mentre l’Icef è un analogo strumento usato dalla Provincia di Trento.
Se in passato per definire i parametri non veniva conteggiata come reddito l’indennità di accompagnamento, dal 2015 le provvidenze economiche previste per la disabilità sono calcolate come tali. E’ stata così alzata l’asticella per l’accesso ai benefici sociali e alle agevolazioni tariffarie offerte dall’ente pubblico. Maniera poco asburgica e molto italica per sfoltire la platea dei poveri tagliati fuori dall’algoritmo di calcolo.
Operazione che il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata il 29 febbraio 2016, ha ritenuto iniqua stabilendo che l’indennità di accompagnamento, che ha la funzione di attenuare una situazione di svantaggio, non può essere conteggiata come reddito e dunque sia il governo nazionale che quello provinciale sono chiamati a prenderne atto e ad agire in linea con questo principio. Il Ministro del lavoro Poletti ha comunicato che Roma si adeguerà.
Si vuole sapere come e in che tempi il governo provinciale intenda sanare un atto illecito; come si agirà nei confronti dei cittadini penalizzati da un valore Icef calcolato considerando reddituale l’indennità di accompagnamento e quale sia la stima numerica di tali posizioni; se non ritenga che ogni altro beneficio (voucher, buoni di servizi, assegni di cura) avente funzione di attenuare una situazione di svantaggio non debba essere considerato reddituale ai fini del calcolo Icef.
Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 3 marzo 2016:
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” dell’1 settembre 2016:
L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 13 ottobre 2016:
Un passo avanti! Ma anche l’assegno di cura non dovrebbe far reddito x’ se serve x curare una persona non è una busta paga. Io ho una bimba di 8 anni autistica, al centro a cui mi sono rivolta x compilare l’Icef l’anno scorso mi hanno detto che io mamma con lavoro part-time e casa di proprietà sono nulla tenente, mentre mia figlia disabile al 100% ha reddito x’ ha assegno di cura e indennità di accompagnamento. Sono rimasta sconcertata x’ sapendo che quei assegni mi servono tutti x farle fare attività e prendere tutto ciò di cui necessita. Come mamma fa male sentire dire questo!