Camere miste negli ospedali trentini, Cia (FdI): “Serve maggiore attenzione. Al Gemelli di Roma riescono sempre ad evitare il problema, nonostante il grande numero di pazienti”

Numerose segnalazioni sono giunte al sottoscrivente, compresa una della scorsa settimana riportata anche sui media locali, nelle quali si comunica che presso l’Ospedale S. Chiara è ormai prassi diffusa, in numerosi reparti di degenza, la collocazione di uomini e donne nella medesima stanza e inoltre che la tenda posta tra un letto e l’altro, che può essere tirata per creare una separazione visiva, copre peraltro un solo lato ed appare come una misura insufficiente a garantire il livello di riservatezza che molti pazienti richiedono. Questo succede ancora nonostante i numerosi atti d’indirizzo con cui il Consiglio provinciale impegnava la Giunta a dare mandato all’apfs ad attivarsi per risolvere il problema. La questione che intendo porre attraverso la presente interrogazione vuole sottolineare la dignità del paziente sia in quanto persona sia in quanto cittadino. Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere se l’Assessorato competente non ritenga di trasmettere all’apfs l’indicazione di definire e implementare modalità organizzative dei singoli reparti di degenza che garantiscano nel massimo grado possibile la distinzione fra stanze femminili e stanze maschili.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

L’articolo su “L’Adige” del 18.01.2023:

L’articolo su “il T” del 18.01.2023:

 

Esito dell'iniziativa

 

Testo dell’interrogazione a risposta immediata n. 4222/XVI.

 

L’articolo sul sito del Consiglio provinciale con il resoconto delle risposte alle interrogazioni a risposta immediata:

Tutto il question time di oggi

 

 

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