Ognuno di noi desidera il meglio per i propri figli. E’ un’aspirazione che coinvolge ogni istante del nostro vivere perché, come il nostro presente è condizionato dal nostro passato, così l’oggi dei nostri figli avrà riflessi sul loro domani e di questo ne siamo consapevoli. L’ingrediente che riteniamo più condizionante la loro crescita è il modello educativo che scegliamo e che, in gran parte, coinvolge anche figure esterne alla famiglia. Questa consapevolezza porta il genitore a cercare e ad affidare, fin dalla tenera età, la propria creatura a istituzioni che ispirano fiducia. Questa, da circa 180 anni, nella nostra città è da molti ben riposta nell’Istituto Figlie della Carità Canossiane. Attualmente gli iscritti a questo istituto sono oltre 280 tra bambini/e e ragazzi/e: 80 iscritti alla scuola materna e oltre 200, dai 14 ai 20 anni, al centro di formazione professionale. Per questa realtà molte famiglie trentine sono grate alla città, ma nello stesso tempo non nascondono sconcerto e preoccupazione per l’incerto futuro a cui sembra avviata la scuola materna.
Infatti ciò che preoccupa e fa discutere i genitori sono le sempre più insistenti voci, secondo cui la scuola materna potrebbe smettere di svolgere la sua attività formativa a partire dal giugno 2013. Il motivo adotto pare essere prevalentemente di natura strutturale ovvero gli ambienti attualmente in uso sono obsoleti e insufficienti: non avrebbero più i requisiti stabiliti dalle normative vigenti. Criticità peraltro conosciuta e denunciata dallo stesso Istituto delle Canossiane che, proprio per questo, il 27 novembre 2002 ha inoltrata domanda di concessione edilizia in deroga per la costruzione di una nuova scuola materna.
Il Comune, nel 2004, ha stipulato una convenzione con l’istituto per regolamentare modi e tempi di utilizzo di spazi destinati a parcheggio pertinenziale da ricavarsi nel sottosuolo del grande giardino delle Canossiane. In tale accordo l’amministrazione comunale, nella premessa, riconosce che una nuova scuola materna risponde a “ragioni di interesse pubblico” e per questo si impegnava a rimuovere tutti gli ostacoli presenti nel vigente PRG che ne impediscono la concessione edilizia. Anche la provincia, mi è stato riferito, avrebbe fatto le sue promesse: “l’opera verrà finanziata per l’85%”. Fatto sta che, nonostante gli impegni presi e le promesse fatte, a tutt’oggi non c’è nulla di fatto e la città rischia di perdere una grande risorsa che da 180 anni affianca molte famiglie trentine nell’educazione, nella formazione e nella crescita culturale e morale dei propri figli. La recente iniziativa di raccolta firme, da parte dei genitori dei bambini che ne usufruiscono ora e di quelli che ne hanno beneficiato in passato, è un grido di aiuto alle istituzioni affinché si adoperino per dare un futuro certo a questa scuola.
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:
- se gli impegni presi con L’Istituto Figlie della Carità Canossiane sono stati onorati e, in caso contrario, quali sono gli ostacoli che ne hanno determinato l’esito;
- se il timore manifestato dai genitori dei bambini che frequentano la scuola materna è fondato;
- se questa amministrazione é interessata a creare condizioni che proiettino la scuola materna verso un futuro certo e cosa di concerto ha fatto e sta facendo;
- se sono stati presi contatti con la Provincia al fine di conoscere l’orientamento politico circa il futuro della scuola materna e, in tal caso, quale ne è l’esito;
- se può garantire alla città che la scuola materna delle Canossiane potrà continuare nell’impegno formativo ad affiancare le molte famiglie che a questa istituzione guardano con fiducia e gratitudine.