Nuove farmacie, soldi pubblici sprecati

Signor Direttore,

in applicazione al decreto Monti (Cresci Italia) il Consiglio Comunale il 22.06.2012 ha approvato la delibera per l’apertura di sei nuove sedi farmaceutiche per garantire una più capillare presenza sul territorio del servizio farmaceutico.

Le zone individuate erano Melta, Solteri, Le Albere, Oltrefersina, Mattarello e Povo: “erano” perché ora la Legge Provinciale n° 21 del 4.10.2012, approvata in sordina, ha annullato di fatto il deliberato del Consiglio Comunale. Appare evidente che tra Giunta Comunale e Governo Provinciale è mancato il confronto. Un fare, questo, che ha avuto però dei costi (circa 20 mila euro di soli gettoni di presenza) che, allo stato attuale delle cose, risultano assurdi e ingiustificati e che in tempo di spending review vanificano gli sforzi di quanti sono impegnati per una politica che analizza, riorganizza, riduce e ottimizza i costi del suo agire.

L’iter che ha portato in aula la delibera, di fatto resa nulla, ha coinvolto circoscrizioni (gettoni di presenza), commissioni competenti (gettoni di presenza) e ben due sedute consiliari comunali (gettoni di presenza) senza contare l’imponente lavoro svolto dagli uffici tecnici che si sono cimentati nel dilemma di dove “sistemare” queste nuove farmacie.

Alla faccia dei costi della politica! Eppure durante il dibattito in aula avevo sollevato la questione dell’inopportunità che detta delibera venisse trattata perché i termini previsti dalla legge (30 giorni) per indicare le nuove sedi erano stati superati e spettava dunque alla Provincia esprimersi al riguardo; che il Comune, proprietario di 10 farmacie e quindi in pieno conflitto d’interessi, si trovava nella posizione di essere sia arbitro che giocatore e che il dibattito in aula sarebbe stato inutile in quanto, in caso di approvazione della delibera, avrebbe esposto la delibera a possibili ricorsi dei cittadini.
Il tempo è galantuomo e pare mi abbia dato ragione: sono stati fatti dei ricorsi, una legge provinciale ha privato di legittimità la delibera comunale annullandola e sono stati spesi inutilmente risorse pubbliche.

Claudio Cia

Esito dell'iniziativa

 

Fonte:

 

“Corriere del Trentino” –  22 novembre 2012

 

(pubblicata anche sull’Adige)

 

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