Casa di riposo, date i vecchi arredi in regalo

Signor direttore, nella primavera scorsa un’associazione di solidarietà Onlus, attenta ai bisogni della gente, ha presentato una domanda alla direzione della Civica Casa di Riposo di Trento intesa a ottenere, a titolo gratuito, l’arredo di circa 50 stanze delle 240 che erano in funzione prima del trasferimento della stessa in via della Malpensada (S. Bartolomeo) e che attualmente sono in deposito ad ammuffire nella vecchia sede di via S. Giovanni Bosco.

Dopo che questa richiesta per mesi è rimbalzata come una palla dalla direzione della Civica Casa di Riposo al Servizio Economato del Comune di Trento, siamo arrivati a dicembre e a tutt’oggi non si sa se tale richiesta potrà essere o meno esaudita. Questo dover andare «da Erode a Pilato» senza ottenere risposta positiva o negativa, ha impedito di pianificare e organizzare l’accoglienza di persone anziane e sole in una struttura già a disposizione dell’associazione richiedente.

Dopo tutti questi mesi di inutile peregrinare e di attese, si è finalmente venuti a sapere che la decisione di alienare detti arredi spetta esclusivamente all’amministrazione comunale. E allora mi chiedo e le chiedo: questo bendidio che è stato acquistato con denaro pubblico è più conveniente che finisca in una discarica o che venga destinato in tempi rapidi e certi a quanti lo richiedono per essere utilizzato a beneficio di persone che vivono bisogni urgenti e che magari sono anche senza un tetto?

Esito dell'iniziativa

 

Claudio Cia – “l’Adige” – 15 dicembre 2010

 

(pubblicata anche sul Trentino)

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