Le recenti dimissioni del prof. Gianfranco Cerea dalla carica di Presidente hanno portato ad accendere i riflettori sulla realtà di Cassa del Trentino S.p.A. È risultato, infatti, necessario un parere dell’avvocatura dello Stato per evidenziare un conflitto d’interessi, quello riguardante appunto il prof. Cerea, che la Giunta provinciale avrebbe dovuto rilevare già prima che il docente dell’Università di Trento venisse nominato Presidente per il triennio 2012-2014. Tuttavia, chi pensasse che la nomina di un nuovo Presidente vada a restituire piena trasparenza alla conduzione della società e ai rapporti con società collegate, cadrebbe in errore. Vi sono alcune evidenze relative agli assetti societari e agli organigrammi di Cassa del Trentino S.p.A. e di società ad essa collegate che sollevano diverse perplessità e che sollecitano tutta una serie di chiarimenti. Non possiamo non esaminare la composizione dell’organico di Cassa del Trentino S.p.A. e di società che essa controlla del tutto o in parte.
Un primo elemento che desta qualche perplessità riguarda la pianta organica di Cassa del Trentino S.p.A., che vede la presenza di 5 dirigenti (4 dei quali con compensi annui superiori a 100.000 euro lordi) su un totale di 22 dipendenti. Tale proporzione, pur comprendendo che l’organigramma si presenta articolato in modo complesso, appare onestamente eccessiva.
Tra le posizioni dei dirigenti, ci concentriamo su quella maggiormente onerosa. Il “paperone” di Cassa del Trentino S.p.A. è il dott. Paolo Dalpiaz, il quale ha visto retribuito il suo incarico di Presidente dell’Organismo di Vigilanza (ex D.Lgs. 231/01) con un reddito lordo annuo che, sia nel 2013 sia nel 2014, ha superato i 161.000 euro. Analizzando una serie di società collegate con Cassa del Trentino S.p.A. si possono fare scoperte interessanti.
La società denominata Paros S.r.l. si occupa di produrre, sviluppare e commercializzare software di base e applicativi, assicurando i servizi di manutenzione e assistenza. Paros S.r.l. è controllata al 100% da Cassa del Trentino S.p.A.. Ebbene, con una certa sorpresa chi scrive ha appreso, consultando sul sito Internet l’organigramma di Paros S.r.l., che tale società ha un Amministratore unico che si chiama Paolo Dalpiaz. Proprio lo stesso Presidente dell’Organismo di Vigilanza di Cassa del Trentino S.p.A.. È normale che il Presidente dell’Organismo di Vigilanza della controllante sia l’amministratore unico della controllata? Non sembrerebbe una situazione particolarmente trasparente, con l’aggravante che Paros S.r.l., che è controllata dalla Provincia – seppur indirettamente attraverso Cassa del Trentino S.p.A. – non pubblica sul proprio sito i compensi degli amministratori. Ora, immagino che mi verrà eccepito che, non trattandosi di una società direttamente controllata dalla P.A.T., ma partecipata totalmente da una società a sua volta controllata dalla P.A.T., Paros S.r.l. non è tenuta a rispettare obblighi di trasparenza analoghi a quelli di Cassa del Trentino S.p.A.. E tuttavia, se un’Amministrazione pubblica intende essere realmente trasparente, dovrebbe considerare la sostanza delle situazioni, anche andando un po’ al di là dei meri obblighi di legge.
Dopo aver parlato di Paros S.r.l., proseguiamo il nostro viaggio nella galassia delle società nelle quali Cassa del Trentino detiene partecipazioni. Arriviamo, così, a Uni IT S.r.l., società del gruppo Unicredit, partecipata al 51 % da UniCredit Business Integrated Solutions SCpA e al 49% da Cassa del Trentino S.p.A., che si occupa di fornire, sia in Italia sia all’estero, servizi di elaborazione e trasmissione dati per via elettronica, nonché di assicurare consulenza, assistenza, promozione, formazione di tipo tecnico in merito all’utilizzo di software e all’organizzazione, con particolare attenzione alle Pubbliche Amministrazioni e agli Istituti bancari. Un ulteriore ambito di attività riguarda l’acquisizione e la commercializzazione di diritti di proprietà industriale e/o intellettuale. Ebbene, anche nel CdA di Uni IT Srl ritroviamo il dott. Paolo Dalpiaz. Anche in questo caso, nonostante la cospicua quota detenuta da una società a totale partecipazione della P.A.T., nessuna indicazione sui compensi degli amministratori.
Ora, va evidenziato che Uni IT S.r.l. e Paros S.r.l. offrono al mercato lo stesso servizio/prodotto, denominato “mandato informatico”. Non a caso, sul sito di Paros, tra i partners è presente UniIT, che nel rispettivo sito offre tale servizio. È ragionevole domandarsi quale sia il rapporto di business fra le due aziende, considerando che – per il tramite di Cassa del Trentino S.p.A. – vedono la partecipazione della PAT nell’asset azionario: Paros S.r.l. al 100%, Uni IT S.r.l. al 49%. È importante comprendere come siano distribuiti gli utili delle due società rispetto al loro rapporto di interdipendenza sul mercato. Infatti, spostare utili da una società all’altra porta gli utili della P.A.T. a passare dal 100% al 49%. Al momento il dott. Dalpiaz – ricoprendo le cariche di controllore di vigilanza in Cassa del Trentino S.p.A., di amministratore unico in Paros S.r.l. e di membro del CdA in Uni IT S.r.l. – si trova in una situazione di rischio elevato di conflitto di interessi.
Va ricordato anche che il dott. Paolo Dalpiaz figurava anche, fino al 2014, nel CdA di Tecnofin Trentina S.p.A., chè è stata però interessata da un progetto di scissione parziale, che ha visto l’attribuzione di determinati elementi del patrimonio a una nuova società, che ha conservato la medesima denominazione sociale e per la quale è stato nominato un Amministratore unico, mentre la vecchia società, privata di quegli elementi è stata oggetto di fusione per incorporazione da parte di Cassa del Trentino S.p.A..
Dulcis in fundo, il dott. Paolo Dalpiaz è stato anche nominato, a partire dal novembre 2013, Direttore del Centro Servizi Condivisi, consorzio costituito dalle società partecipate e controllate dalla P.A.T. per realizzare opportunità di razionalizzazione, semplificazione e incremento sui piani dell’efficienza e dell’efficacia del sistema pubblico provinciale. Peraltro, e questo va evidenziato, è previsto che le attività del CSC siano condotte da personale già in organico presso le società che costituiscono il consorzio. E purtuttavia, anche questo incarico richiede un impegno senz’altro significativo.
Giunti a questo punto, è forse legittimo chiedersi se una mole di incarichi posti in capo ad una sola persona, come in questa sede evidenziato, sia funzionale all’erogazione di servizi di qualità, così come pare legittimo porsi il dubbio sull’appropriatezza di quegli incarichi che vedono la medesima persona operare con ruoli di responsabilità in diverse società, tra le quali si intrecciano rapporti di partecipazione e di controllo, nonché interdipendenze di mercato.
Premesso quanto sopra, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:
- se ritenga opportuno, sul piano della trasparenza e della prevenzione di ogni possibile conflitto di interessi, che il dott. Paolo Dalpiaz ricopra contemporaneamente l’incarico di Presidente dell’Organismo di Vigilanza in Cassa del Trentino S.p.A. e di Amministratore unico della società denominata Paros S.r.l., che di Cassa del Trentino S.p.A. è una controllata al 100%;
- quale sia il compenso ricevuto dal dott. Paolo Dalpiaz per lo svolgimento dell’incarico di Amministratore unico di Paros S.r.l.;
- quale sia il compenso ricevuto dal dott. Paolo Dalpiaz in qualità di membro del CdA di Uni IT S.r.l.;
- quale sia il rapporto di business fra Paros S.r.l. e Uni IT S.r.l. e come siano distribuiti gli utili delle due società rispetto al loro rapporto di interdipendenza sul mercato;
- quali siano gli elementi e le cifre che definiscono il business plan triennale o quinquennale di Uni IT S.r.l.;
- quali siano gli elementi e le cifre che definiscono il business plan triennale o quinquennale di Paros S.r.l. e quale sia l’andamento di bilancio degli anni passati;
- che tipo di contratto sia in essere tra Paros e UniIT, quali modifiche questo abbia avuto negli anni e se tali modifiche abbiano spostato quote di utili da una società all’altra;
- se non ritenga opportuno chiedere che, a beneficio di una maggior effettività del principio di trasparenza nella Pubblica Amministrazione, le società Paros S.r.l. e Uni IT S.r.l. pubblichino i compensi dei propri dipendenti, collaboratori e membri degli organi istituzionali;
- come si giustifichi la presenza, nell’organico di Cassa del Trentino S.p.A., di 5 dirigenti su un totale di 22 dipendenti;
- a quanto sia ammontato il compenso del dott. Paolo Dalpiaz per la sua attività di membro del CdA di Tecnofin Trentina S.p.A., esauritasi nel 2014;
- se non ritenga inopportuna la concentrazione di un gran numero di cariche nella medesima persona, poiché anche professionisti di alto livello necessitano di un tempo adeguato per approfondire le diverse tematiche di cui sono chiamati ad occuparsi.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia
Che peccato. Il Trentino sembrava un’isola felice, un modello.