Trento appare sempre più una terra di rifiuti. A contribuire e conferirgli questo nuovo volto è da una parte l’applicazione intransigente di recenti norme e sue applicazioni, legate alla tariffa TARES, che regolano la modalità di raccolta dei rifiuti senza aver previsto ciò che sarebbe potuto accadere ed è accaduto, e dall’altra la mancanza di senso civico di alcuni cittadini che vivono il territorio come fosse la loro pattumiera.
Il Comune, ormai si sa, non perdona e non esita a multare e rimuovere i cassonetti là dove sono rilevate delle inadempienze sulle modalità di conferimento dei rifiuti: nei primi quattro mesi dall’entrata in vigore della normativa le multe hanno già superato quota cento e i condomini che si sono visti rimuovere i cassonetti, per ora, sono una sessantina. Neppure il City Residence di via Brennero è stato risparmiato: uno dei migliori residence del Trentino dotato di ogni confort, così almeno viene presentato dal sito web ufficiale (www.cityresidencesrl.it) è ostaggio dei suoi rifiuti. Dove un tempo c’erano i cassonetti oggi è visibile, a chiunque, una montagna di rifiuti a cielo aperto ed è pure possibile scorgere anche liquame fuoriuscito dai sacchi ivi stoccati. Dunque rifiuti ripudiati da tutti: i condomini li hanno depositati affidandoli al loro destino e il comune si rifiuta di raccoglierli perché non differenziati. Gli unici che sembrano interessati alla cosa sono invece cani, gatti e pantegane.
E’ uno spettacolo deprimente che ferisce tutti e, se da una parte rivela l’inciviltà di alcuni, dall’altra testimonia che è in corso una punizione collettiva che sommariamente castiga tutti senza risolvere il problema: “buoni” e “cattivi” sono entrambi penalizzati.
La città rischia l’emergenza igienico–sanitaria a causa dei rifiuti, ma anche per l’ingiusta politica del “punisci tutti per educarne uno” che esaspera gli animi e ed è incapace di interpretare ed affrontare la realtà in modo virtuoso e costruttivo.
Premesso quanto sopra si interroga il signor Sindaco per sapere:
- se non ritenga che i cumuli di rifiuti che in vari luoghi della città hanno preso il posto dei cassonetti desaparecidos, siano il risultato di una politica insensata che non risolve ma aggrava la situazione dei rifiuti, esponendo la città ad un rischio d’emergenza igienico sanitaria tanto più ora che arriva la stagione estiva;
- se può dirci cosa ne sarà dei rifiuti che evidentemente nessuno si riporterà a casa propria, che gli operatori di Dolomiti Energia non raccoglieranno e che invece rimarranno in bella mostra e in balia di animali ed eventi atmosferici;
- se può dirci che fine faranno i tanti cassonetti rimossi e a suo tempo acquistati con denaro pubblico.
L’articolo uscito sulla stampa locale: