C’è chi lorda la città, servono bagni pubblici

È ormai sotto il naso di tut­ti che Trento città turistica, città di “pensionati”, città di studenti, città che propone e­venti culturali nazionali e in­ternazionali sta diventando, purtroppo, anche una città che esala profumi di ricordi lasciati dai passanti che, per soddisfare bisogni fisiologici impellenti necessità del vive­re su questa terra, non tro­vando spazi adeguati (esclu­si i bar previa consumazio­ne) lordano e colorano giardi­ni, muri e selciati di strade e vicoli. Il centro storico, luo­go più visitato, non è esente a questo malcostume che danneggia l’immagine e il ri­cordo di chi lo visita. Ora che la primavera ha iniziato il suo corso e l’estate è prossi­ma, le esalazioni sono e sa­ranno sempre più percettibi­li, nauseabonde e oscene. Prevale un’immagine di de­grado. Non c’è dubbio che, chi fa della città il suo orina­toio, manca di rispetto e sen­so civile verso l’intera comu­nità, ma è altrettanto vero che nulla si sta facendo per chi, avendo a cuore il decoro della città, in caso di bisogno impellente non sa dove rivol­gersi. Dunque il problema c’è ed è la carenza di bagni pubblici e la non conoscenza dell’ubicazione dei pochi di­sponibili. E i frutti di tale mancanza si vedono, anzi, si avvertono con il naso. A mio modesto parere, la risposta prioritaria non può essere quella di piazzare telecame­re o minacciare sanzioni, ma come succede in Alto Adige e in Germania, convenzionare e pubblicizzare, con esposi­zione di apposita cartelloni­stica posta all’esterno, una rete di bar che, nel centro e in periferia, mettano a dispo­sizione dei passanti, non clienti, i propri servizi igieni­ci secondo una tariffa concor­data con il comune. Questo permetterebbe di supplire al­la carenza di detti servizi, po­tenziare la capacità di rispo­sta alla domanda, valorizza­re ciò che già esiste sul terri­torio evitando così all’ammi­nistrazione pubblica la ricer­ca di siti e la realizzazione di nuovi bagni pubblici.

Esito dell'iniziativa

 

Claudio Cia – “Trentino” – 6 maggio 2011

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