La lettera di data 1 giugno 2016 Prot. n. A036/16/290712/2.5-2016-460, con la quale l’Assessore provinciale alla Salute e politiche sociali fornisce risposta alla mia interrogazione n. 3087 di data 10 maggio 2016 avente a oggetto “Perplessità sul concorso per il centro diurno per anziani di Rovereto”, è in realtà una non-risposta ed il contenuto rivela la chiara tendenza ad eludere il problema evidenziato. Nel tentativo di non-rispondere, l’Assessore afferma che “Pur essendo assolutamente disponibile a fornire tutte le informazioni, cui ciascun Consigliere a diritto ai sensi dell’articolo 151 del Regolamento interno del Consiglio provinciale, devo segnalare che l’interrogazione di cui all’oggetto, non riguarda argomenti di competenza della Provincia Autonoma di Trento”.
Questo in realtà non è vero poiché l’art. 2, comma 2, della Legge Regionale 21 settembre 2005, n. 7 dispone testualmente: “Le aziende sono inserite nel sistema integrato di interventi e servizi sociali e socio – sanitari. Esse partecipano alla programmazione del sistema secondo le modalità definite dalle Province autonome. L’attività socio-sanitaria delle aziende pubbliche di servizi alla persona a carico del fondo sanitario, una volta che queste sono autorizzate e accreditate dal servizio sanitario provinciale, viene svolta tramite la stipulazione degli accordi contrattuali con le aziende sanitarie locali delle due province”.
Nel sistema integrato dei servizi socio–sanitari rientrano anche i servizi semiresidenziali (art. 6, comma 3, lettera c) della Legge provinciale 24 luglio 2012, n. 15) ed inoltre l’art. 13, comma 1, della Legge provinciale 24 luglio 2012, n. 15 dispone esplicitamente il controllo sulla gestione delle aziende pubbliche di servizi alla persona e sugli atti adottati dalle stesse, richiamando l’applicazione dell’art. 20 della Legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 “Sistema dei controlli” che nel testo vigente al comma 2, lettera b) dispone testualmente che “il sistema dei controlli è costituito… dai controlli ispettivi concernenti la trasparenza e la legalità dell’azione amministrativa, il funzionamento della struttura organizzativa e l’adeguatezza dei comportamenti…”
In conseguenza la Provincia, che peraltro impartisce alle APSP specifiche direttive, non solo può, ma deve esercitare il controllo come disposto dalla normativa predetta anche acquisendo documentazione di merito, tanto più in presenza di un’interrogazione provinciale che formalmente e documentatamente segnala un problema tutt’altro che irrilevante riguardante il Centro Diurno “Vannetti” di Rovereto. Pertanto ritenendo necessario ed irrinunciabile ottenere le risposte richieste alle quali ogni Consigliere provinciale ha diritto nell’esercizio delle funzioni di controllo a mezzo di interrogazioni e che devono essere fornite con puntualità e precisione,
Premesso quanto sopra, si interroga nuovamente la Giunta provinciale per sapere:
1. chi abbia ideato e voluto la “Selezione” di un nuovo Coordinatore del Centro diurno per Anziani di Rovereto, quali siano i motivi di tale iniziativa, chi abbia materialmente formato il testo del “Bando di selezione” di data 28 luglio 2015 Prot.n.3853, pubblicato in data 30 luglio 2015;
2. come sia possibile che il “Bando di selezione” predetto intervenga in contrasto con la Relazione della Presidente dell’A.P.S.P. “Vannetti”, in premessa alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.49 di data 16/12/2015 recante “Accettazione delle direttive provinciali 2016 e sospensione dell’accesso al servizio nei giorni feriali di sabato”, che riferisce testualmente che “La contrazione dei posti convenzionati e del budget assegnato per il 2016 comporta una riorganizzazione del Centro Diurno di Via Vannetti 2, con riduzione dell’organico dedicato”, in tal modo escludendo la possibilità di nuove assunzioni;
3. se possa condividere che i criteri del “Bando di selezione”, come sopra descritti e rilevabili nella stesura del bando, risultano incoerenti con le procedure obbligatorie e di pubblicità degli atti previste per i concorsi e le selezioni per l’accesso ad attività lavorative nei servizi pubblici e nella Pubblica Amministrazione;
4. in conseguenza se possa valutare che il preteso “Bando di selezione” implichi motivi di annullabilità da parte della Giunta provinciale, quale Organo gerarchicamente superiore al Consiglio di Amministrazione dell’ente gestore A.P.S.P. “Vannetti” di Rovereto e al Direttore dell’Ente medesimo;
5. per quale motivo si vogliano occultare gli esiti delle prove di “Selezione” e della graduatoria finale con i relativi punteggi e si voglia impedire il diritto di accesso agli atti da parte dei concorrenti;
6. se abbia notizia che il coordinatore in carica dal 2004 ed attualmente, specializzato e con qualifica di coordinatore di settore ottenuta a seguito di concorso, abbia riscosso e a tutt’oggi riscuota grande apprezzamento e consenso da parte dei parenti egli ospiti per l’ottima capacità di conduzione del Centro Diurno e quindi non sussista alcun valido motivo per la sua destituzione;
7. se corrisponda al vero che, per l’incarico di coordinatore ci sarebbe già un nome scelto dal Direttore; che ai rappresentanti sindacali interni sia stata manifestata l’intenzione di attendere la prescelta, al momento attuale impossibilitata ad assumere l’incarico in quanto ancora impegnata in corsi di studio, fino alla conclusione di detti corsi; ed inoltre che la nuova coordinatrice dovrebbe prendere servizio a luglio o comunque entro l’anno 2016 in corso con un periodo di tirocinio e lavorare poi in parte nel Centro Diurno e in parte sul territorio con nuovi Centri Anziani non meglio identificati;
8. se possa valutare che si tratti di una situazione pasticciata ed in grado di compromettere, a danno degli anziani ospiti, la perfetta funzionalità del Centro Diurno “Vannetti”, l’elevato grado di qualità raggiunto e l’eccellente conduzione apertamente riconosciuta al coordinatore attualmente in carica.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia