Sempre più lontani dai cittadini, ma sempre più minacciosi e arroganti, Assessore Marchesi, Giunta comunale di Trento e Dolomiti Energia S.p.a. come dei calcagiàra vanno avanti per la loro strada nell’imporre a tutti la loro visione e loro regole su tempi e modalità di raccolta del rifiuto residuo, perfino nascondendo o minimizzando le evidenti criticità e ingiustizie che infieriscono un po’ su tutti, in particolar modo sulle persone più deboli: anziani, disabili e famiglie con bambini piccoli.
Atteggiamento che se da una parte snobba la protesta della città che chiede di fermarsi per ripensare il tutto, dall’altra si propone di trasformare tutti i cittadini in vigilantes a caccia di trasgressori. Insomma una sorta di caccia alle streghe che porta con sé il tarlo dell’inimicizia e del sospetto per cui il vicino verrebbe percepito come un potenziale trasgressore, causa di provvedimenti sanzionatori, e nello stesso tempo un possibile controllore da cui difendersi.
Dolomiti Energia, su mandato del Comune, ha gia iniziato a fare terrorismo psicologico affiggendo sulle porte dei condomini i tanto temuti richiami (in italiano, francese, inglese e perfino in arabo) con cui i condomini vengono avvisati che “nel contenitore del residuo è stato riscontrato la presenza di sacchi non regolari … che al ripetersi della irregolarità verranno rimossi i medesimi contenitori e successivamente non saranno più raccolti i sacchi non conformi”: punizione collettiva!
Il cittadino è obbligato a subire la farraginosa e superficiale organizzazione per la nuova modalità di raccolta dei rifiuti differenziati, posta con tanta insipienza e rigidità da chi ci amministra.
Premesso quanto sopra chiedo al signor Sindaco di sapere:
- se le sembra rispettoso, di buon senso, logico e legale imporre una punizione collettiva e pretendere dai cittadini di assumere il ruolo di vigilantes di comportamenti altrui;
- se non le sembra che tale pretesa, possa innescare processi di inimicizia e conflittuali che minano l’armonia tra individui.