Claudio Cia e il suo primo giorno da assessore regionale: intervista

Venerdì sera Arno Kompatscher ha firmato il decreto con l’attribuzione delle deleghe della Giunta regionale. La nuova Giunta regionale è composta da Arno Kompatscher (presidente), Maurizio Fugatti e Waltraud Deeg (vicepresidenti); Claudio Cia, Giorgio Leonardi e Manfred Vallazza (assessori). A metà legislatura Kompatscher e Fugatti si alterneranno alla guida della giunta.

Per quanto riguarda la sponda «Italiana» gli assessori nominati sono 3. Al vicepresidente sostituto Maurizio Fugatti sono andate le deleghe sul bilancio, ordinamento degli Uffici regionali e del personale ad essi addetto; attuazione della delega delle funzioni riguardanti l’attività amministrativa e organizzativa di supporto agli uffici giudiziari; funzioni regionali in materia di Giudici di pace, ad eccezione delle attribuzioni proprie del presidente; forme di cooperazione tra le due Province autonome in accordo con il presidente.

All’assessore Giorgio Leonardi vanno le seguenti deleghe: interventi ai sensi del Testo unificato delle leggi regionali sulle iniziative per la promozione dell’integrazione europea e disposizioni per lo svolgimento di particolari attività di interesse regionale relativamente alla valorizzazione delle minoranze etniche; interventi a favore delle popolazioni dei paesi extracomunitari.

L’assessore Claudio Cia invece ottiene ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni, comprese le istituzioni di nuovi comuni e modifiche alle loro circoscrizioni e denominazioni; ordinamento del personale dei comuni, iniziativa popolare e referendum per le leggi regionali; elezioni dei consigli comunali; ordinamento degli enti pararegionali; contributi di miglioria in relazione ad opere pubbliche eseguite dagli altri enti pubblici nell’ambito del territorio regionale; espropriazione per pubblica utilità non riguardanti opere a carico prevalente e diretto dello Stato e le materie di competenza provinciale.

Sulla consegna delle deleghe e sugli obiettivi che intende raggiungere nei prossimi anni di mandato regionale abbiamo sentito il segretario di  AGIRE e nuovo assessore regionale Claudio Cia.

Consigliere Cia da poco eletto Assessore, un bel traguardo…

«Ho iniziato politica quasi per scherzo. Nel 2009 mi venne chiesto e accettai di candidare nella lista civica che sosteneva Morandini candidato sindaco per la città di Trento. Allora mai avrei pensato di entrare in Consiglio comunale… figuriamoci di arrivare in Consiglio provinciale e ancora meno di diventare Assessore regionale. Un traguardo raggiunto senza padrini politici e soprattutto senza padroni: questo è ciò di cui vado più fiero».

In molti pensano che la Regione sia un ente inutile da cancellare…

«Chi vuole cancellare questa istituzione o è in malafede o ignora la nostra storia. É bene ricordare che la nostra Autonomia è ancorata alla Regione e non alle Province di Trento e Bolzano. Ogni trattato, ogni documento ufficiale che la riconosce e la tutela fa riferimento alla Regione e non ad altro».

Con gli anni però è stata spogliata di competenze…

«Sì è vero. Entrambe le due Province hanno le loro responsabilità. Da entrambe sono state promosse ed avallate politiche che via via negli anni hanno interrotto percorsi ed interessi comuni, tant’è vero che oggi la Regione appare sempre più un’istituzione dove gli attori sembrano vivere come dei separati in casa. La Regione è la nostra casa comune, ne dobbiamo essere convinti tutti».

Dunque, cosa fare?

«Per proteggere la nostra Autonomia dobbiamo recuperare motivi d’interesse comune, promuovere occasioni di dialogo; dobbiamo convincerci che è’ più facile appoggiarsi ad un altro che stare in piedi da soli, e questo vale anche per la Provincia di Bolzano».

Uniti per essere più forti insomma?

«Se, tanto per cominciare, su materie come sanità, istruzione e mobilità, trovassimo il coraggio di intraprendere una politica comune, si potrebbe fare una diversa programmazione avendo a disposizione un bilancio ben diverso. Uniti si è più forti».

Anche nei confronti di Roma?

«Certo, una cosa è rappresentare cinquecento mila cittadini, un’altra è rappresentarne un milione. Io sono convinto che le due Province, Trento e Bolzano, dovrebbero avere la lungimiranza di fare un passo indietro, per farne fare uno avanti alla Regione, per rafforzare così la nostra Autonomia».

Esito dell'iniziativa

 

Intervista del 4 marzo 2019, su “La Voce del Trentino”: Claudio Cia e il suo primo giorno da Assessore regionale.

 

 

 

L’articolo su quotidiano “Trentino”:

 

 

 

L’articolo sul quotidiano “l’Adige”:

 

 

 

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