In una giornata fredda e piovosa ho accompagnato gli amici di Striscia la Notizia all’ex Anmil di Rovereto, con il mitico Vittorio Brumotti nella veste di “scimmiotti” (vedi foto) nel bosco della città di Rovereto, la sua bicicletta e il fido maggiordomo Orazio. Striscia torna dove già era passato anche il Gabibbo nell’ormai lontano 2005.
Interamente costruita in cemento armato e vetro, completamente rifinita e arredata, l’ex Anmil non è mai entrata in funzione… nemmeno ferma con le quattro frecce, come direbbe Brumotti! Ormai la struttura è marcia e fatiscente, ricettacolo di senzatetto, tossici, e amanti dell’occultismo. Dopo l’abbandono e l’incuria, è seguita la devastazione e con essa il saccheggio di qualsiasi oggetto. Una situazione di degrado urbanistico che da decenni attanaglia Rovereto, con una struttura che si estende nel Bosco della città su un’area di circa 34 mila metri quadrati ed è a tutti gli effetti etichettabile come “ecomostro”.
E pensare che proprio la Provincia autonoma di Trento ha segnalato di non avere opere incompiute all’Anagrafe delle Opere pubbliche Incompiute… incassando pure i complimenti del Codacons come “la più virtuosa“. Anagrafe prevista nel 2011, secondo l’articolo 44 bis del decreto legge 6 dicembre 2011, successivamente convertito nella legge 214 del 22 dicembre 2011, ma divenuto operativo nel 2013 con successivi decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dove vanno segnalati per ogni opera la stazione appaltante, le risorse, la percentuale di lavori compiuti e le cause rilevanti dell’interruzione…
Il complesso è stato realizzato tra il 1965 e il 1970 dall’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro che dopo aver terminato le due strutture principali ha deciso di non completare il progetto (a causa della lievitazione dei costi di costruzione – da mezzo miliardo di lire a un miliardo). Finché con la L. 101/1977 lo Stato ha decretato il sub ingresso della Provincia Autonoma di Trento nella titolarità dei beni dell’Anmil, con una permuta di alloggi a favore del comune di Rovereto.
Nell’agosto 2006 la proprietà è stata conferita alla Patrimonio del Trentino S.p.A. con l’obiettivo di riqualificare la struttura e nel 2008 è indetto il bando di gara per la vendita immobiliare del complesso per un importo complessivo a base di gara di 2,5 milioni di euro. L’asta però è andata deserta.
Il 20 luglio 2015 il Consiglio provinciale ha approvato l’ordine del giorno del consigliere Claudio Cia, collegato al disegno di legge n.87/XV (legge sull’urbanistica), che impegnava la Giunta a considerare l’urgenza di un intervento di demolizione per evidenti motivi di pericolosità e degrado, anche sulla base del fatto che l’amministrazione comunale di Rovereto in data 10 aprile 2014 ha scritto alla Provincia sollecitando un intervento di demolizione. Il 24 settembre 2015 viene siglato l’accordo amministrativo tra Provincia, Patrimonio del Trentino SpA e Comune di Rovereto finalizzato alla riqualificazione paesaggistica e ambientale del compendio immobiliare ex Anmil.
Il cronoprogramma dell’accordo prevedeva entro il 30 novembre 2015 la progettazione dell’intervento demolitorio, di bonifica e di rinaturalizzazione dell’andamento del terreno, 30 giorni dopo l’approvazione del progetto, il finanziamento e lo svolgimento delle procedure di gara e dopo altri 40 giorni (quindi ormai ci siamo…) l’inizio dei lavori, la realizzazione degli stessi e l’ultimazione delle opere.
La visita degli amici di Striscia la Notizia in Trentino non finisce qui… aspettiamoci quindi soprese in vista per la Provincia “più virtuosa”!
In allegato i documenti dell’accordo tra Provincia, Patrimonio del Trentino e Comune di Rovereto:
deliberazione Giunta comunale Rovereto – accordo ex Anmil
schema accordo Comune Rovereto e Patrimonio del Trentino
Qui gli altri casi eclatanti di edifici abbandonati di proprietà della Provincia che ho portato all’attenzione del Consiglio provinciale: