Concerto di Vasco Rossi, Cia (FdI): “Non sarebbe stato meglio investire risorse per ridurre l’impatto di energia e gas su famiglie e imprese?”

L’evento d’inaugurazione della Trentino Music Arena, che si terrà il 20 maggio 2022 e vedrà la partecipazione di Vasco Rossi ha rappresentato per tutti una grande sorpresa. Anche noi di Fratelli d’Italia siamo rimasti sorpresi dell’annuncio effettuato alcuni mesi fa dalla Giunta apprendendo che la macchina dell’organizzazione era già stata avviata. Totalmente estranei alla questione, sin dalle prime ore abbiamo fatto notare come forse non si fosse scelto il momento più adatto per organizzare un evento di tal guisa, tanto più visto il particolare momento storico che stiamo vivendo e la grande difficoltà economica che attanaglia tante famiglie e imprese. Vanno infatti considerati i costi di quest’operazione: oltre ai due milioni di euro necessari per la costruzione e l’allestimento dell’area eventi (che comunque resterà lì anche dopo il concerto e, auspichiamo, possa essere valorizzata con iniziative di questo genere che si ripetano nel corso dei prossimi anni), ci saranno i costi per la promozione dell’evento a livello internazionale, posto che oltre ai fan italiani del Blasco, ci rivolgiamo anche a quelli quantomeno tirolesi; a queste spese vanno aggiunte quelle per gli spostamenti terrestri e aerei di Vasco, una mostra sul noto cantante italiano, l’intitolazione di una via e il conferimento di un’onorificenza.  A ciò si accompagnano le spese relative alla realizzazione dei parcheggi, alle navette di Trentino Trasporti (che speriamo non vengano sottratte alle corse che partono verso le nostre valli) e ai servizi sanitari. Per non parlare delle minori entrate previste e impreviste. Non sarebbe stato forse meglio investire questi fondi per ridurre l’impatto dovuto all’aumento del costo delle materie prime – in primis l’energia elettrica e il gas – su famiglie, imprese e Comuni trentini?

Il rocker di Zocca avrà a disposizione un’arena a San Vincenzo di 27 ettari, circondata da un polmone verde a sud di 8 ettari e da aree verdi libere per 30 metri tutt’attorno, che dovrebbero garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento. Accessi e deflussi saranno gestiti chiudendo le arterie e rendendole pedonali, compresa la tangenziale e forse pure la ferrovia. Per quanto riguarda la sicurezza, il questore ha spiegato che questa settimana inizieranno a riunirsi il Comitato per l’Ordine pubblico e la sicurezza, i tavoli tecnici della Questura e la commissione provinciale di vigilanza. Secondo gli ultimi dati, si parlerebbe di 7.500 persone tra Forze dell’Ordine, Provincia, Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Associazioni di volontariato a cui vanno ad aggiungersi oltre 15.000 addetti alla sicurezza e altri 7.500 messi a disposizione dall’organizzazione (Big Bang Srl), per gestire i circa 120.000 che verranno ad ascoltare Vasco.

Va tuttavia considerato che in quel periodo, a Trento, dovrebbe svolgersi anche il 36° Raduno Nazionale dei Fanti, evento che dovrebbe portare a Trento altre 20.000 persone. Viene quindi da chiedersi se la quantità di persone impiegate nel servizio d’ordine e sicurezza per questi due eventi sia sufficiente. Non è da sottovalutare il fatto che a maggio, nel giro di pochi giorni, la città di Trento raddoppierà praticamente la propria popolazione. Bisogna inoltre tenere presente la necessità di garantire che durante il concerto vengano rispettate le misure atte al contenimento dell’emergenza sanitaria, per evitare che esso si tramuti in un enorme focolaio di valenza europea.

Per questo motivi, ci chiediamo se non sia il caso, interloquendo anche con il Questore, di valutare la possibilità di richiedere un ulteriore dispiegamento di forze dell’ordine per garantire che i due eventi possano svolgersi in piena sicurezza.

Ribadisco quindi come, secondo noi di Fratelli d’Italia, non sarebbe compito della Provincia – oppure delle sue società partecipate – occuparsi dell’organizzazione di questo tipo di eventi. L’Ente pubblico in questi casi non dovrebbe agire in prima persona, ma dovrebbe creare le condizioni affinché il privato possa sviluppare un progetto, creare economia e portare ricchezza sul territorio. Sarebbe stato più utile, a nostro avviso, se la Provincia si fosse fatta promotrice dell’iniziativa, riuscendo a convogliare le energie delle tante imprese, dei lavoratori e dei professionisti del mondo della Cultura e dello Spettacolo che lavorano in Trentino per far sì che l’evento riuscisse senza creare troppi sconvolgimenti. Ciò avrebbe contribuito a dare un po’ di respiro ai moltissimi lavoratori di questo settore che, dall’inizio della pandemia, stanno vivendo un vero e proprio inferno.

Mi auguro veramente, con tutto il cuore, che l’evento abbia successo e che ci sia un buon indotto per il nostro territorio. Auspicare il contrario sarebbe da masochisti e da nemici della nostra terra.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

Esito dell'iniziativa

 

 

Riflessioni predisposte in vista del dibattito svoltosi nell’aula del Consiglio provinciale di Trento sulla comunicazione della Giunta provinciale n. 44/XVI svoltasi il 09.02.2022.

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