In data 16 marzo 2016, il Presidente Ugo Rossi ha firmato un documento per indire un concorso pubblico per selezionare personale da assegnare al Servizio Centrare Unica di Emergenza della Provincia di Trento.
Il giorno successivo, sul sito web www.concorsi.provincia.tn.it viene data notizia del bando di concorso, con il titolo: “Concorso pubblico, per titoli ed esami, n. 3 posti di Coadiutore amministrativo, categoria B, livello evoluto, 1^ posizione retributiva”. Come termine ultimo per la presentazione delle domande viene indicato il giorno 20 aprile 2016. Nel link del nuovo bando vengono allegati il pdf dello stesso, un fac-simile della domanda di partecipazione e le FAQ.
Per poter presentare domanda di partecipazione al concorso sono richiesti 10 requisiti.
I miei sospetti si materializzano con riferimento al punto 9, che recita: “essere in possesso di un’esperienza lavorativa documentabile (con rapporto di lavoro), di almeno 2 anni complessivi maturata presso qualsiasi ente pubblico o soggetto privato, anche in modo non continuativo, nell’ambito dei lavori d’ufficio e/o aziendale e/o amministrativo e/o informatico di cui almeno 6 mesi quale operatore di call center telefonico/centralinista o di cui 3 mesi presso una Centrale Operativa per servizio di emergenza di cui al Piano di Numerazione Nazionale – Servizi per l’emergenza (112 Carabinieri – 113 Polizia di Stato – 115 Vigili del Fuoco – 118 Soccorso Sanitario) o di cui alle Direttive Europee (Numero Unico d’emergenza Europeo 112)”.
Tra i requisiti sembra mancare solo il numero di scarpe e della carta d’identità.
Il sottoscritto ha il serio dubbio che il nono requisito sia stato congegnato al fine di restringere il campo degli idonei ad una cerchia di pochi soggetti privilegiati. Nulla da eccepire per gli altri requisiti del bando concorsuale ma, consultandomi anche con addetti ai lavori (Vigili del Fuoco, Operatori di Pronto Soccorso) e facendo mia la loro opinione, sono arrivato alla conclusione per cui a questo concorso può partecipare solo un ristretto numero di persone, facilmente identificabili, corrispondenti al profilo tracciato dalla PAT.
Premesso quanto sopra, si interroga la Giunta provinciale per sapere:
- in merito al requisito 9, con quale criterio e con quali motivazioni si è scelto un profilo professionale altamente vincolante e se non ritenga che lo stesso requisito nasconda delle irregolarità che diano adito a sospetti circa un concorso ad hoc;
- quanti sono state le domande depositate entro il 20 aprile;
- quanti profili, tra le domande depositate, rispettano il requisito al punto 9 del bando di concorso.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 19 aprile 2016: