Conferenza di Tariq Ramadan spostata a Gardolo: un’iniziativa inopportuna.

È notizia di poco fa che a Bolzano sarebbe stata annullata la conferenza di Tariq Ramadan, studioso islamico di fama internazionale. L’iniziativa avrebbe suscitato tanto scalpore da portare il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi (Pd) a non voler neppur incontrare il relatore in questione. Successivamente la conferenza è stata spostata a Gardolo, nella sede della casa editrice che pubblica le opere in lingua italiana dello studioso.

Tralasciando la rapidità insolita con cui alcune conferenze vengono cancellate, spostate e traslate nella nostra Regione (privilegio concesso a pochi), stupisce che la Provincia e il Comune di Trento non spendano una sola parola sul profilo di tale personaggio controverso: da quello che emerge, si tratta di una persona indubbiamente preparata, ma che in più occasioni ha vergognosamente giustificato la lapidazione verso le donne adultere nei paesi islamici, peccando di ambiguità in merito al terrorismo islamico e addirittura cadendo anche in manifestazioni di antisemitismo.

Una persona quindi incompatibile con la nostra cultura, o meglio che non ha nulla a che spartire con i valori della nostra terra. Tra l’altro è necessario ricordare che è stato anche espulso dagli Stati Uniti d’America e dalla Francia.

Condividiamo quindi le perplessità avanzate dal consigliere provinciale Giacomo Bezzi (FI) e dai colleghi dell’Alto Adige sull’inopportunità di ospitare e osannare Tariq Ramadan e, pur rispettando la sacrosanta libertà di parola, non accettiamo che diventi un’abitudine delle nostre istutuzioni dare spazio a questi personaggi.

Cons. Claudio Cia – coordinatore politico di AGIRE per il Trentino

 

L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 23 maggio 2017:
 L’articolo sul quotidiano “l’Adige” del 23 maggio 2017:

Esito dell'iniziativa

 

Comunicato inviato ai media locali il 22 maggio 2017.

 

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Presentazione libro Tariq Ramadan a Trento, Cia: iniziativa inopportuna

 

 

 

 

Per approfondire:

 

Definito sempre più spesso come un intellettuale da alcuni presunti pensatori di sinistra, specie francesi, egli è, in realtà, un autentico cavallo di Troia dell’Islam. Nipote del fondatore dei Fratelli Musulmani, Hasan al-Banna, il 53enne Tariq è nato e cresciuto in Svizzera, dove ha iniziato ad elaborare, fin da giovanissimo un modello comunicativo bipartito: il primo dedicato agli europei, nei confronti dei quali si dimostra amichevole, aperto al dialogo, ma tremendamente ambiguo; il secondo ai musulmani occidentali, con i quali si espone maggiormente sul significato della sua missione…

 

(dal sito Progetto Dreyfus – “Tariq Ramadan, un lupo vestito da agnello”)

 

 

 

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