Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accettando l’invito al Congresso della CGIL, ha dimostrato intelligenza e abilità politica. Non si è fatta mancare il coraggio e il rispetto verso una platea a lei ostile, ha fatto un discorso impeccabile e di alto profilo istituzionale. Tra i contestatori non è mancata purtroppo la presenza del nostro Trentino che, attraverso il segretario provinciale Andrea Grosselli, ha espresso la propria chiusura mentale derivante da pregiudizi atavici.
Da 27 anni i congressi del Sindacato di sinistra erano sistematicamente disertati dai Capi di Governo: l’ultimo a parteciparvi fu Romano Prodi nel 1996 e proprio per questo nessuno avrebbe mai immaginato che il Presidente Meloni, leader di un Governo di centrodestra (nonché Presidente dei Conservatori e dei Riformisti Europei), avrebbe accettato l’invito, la sfida. Invece lei ha voluto esserci e, con la sua presenza e le sue parole, ha messo in crisi sia il Sindacato che la sinistra italiana.
Finalmente è ritornata la Politica, quella fatta da persone che la rappresentano con responsabilità e grande dignità. Come faranno adesso i paladini di diritti e contro le discriminazioni a giustificare di essere proprio loro ad utilizzare questi strumenti nel contrastare questa donna di destra? Parafrasando Albert Einstein: “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio“.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia