Un problema apparentemente banale, irrisolto ormai da anni a causa della burocrazia e dello scambio di responsabilità delle Istituzioni politiche, causa incredulità, sconcerto, fastidio e rabbia verso gli amministratori che sembrano non curarsi del sentimento di quanti chiedono risolutezza per dare risposte capaci di restituire all’ambiente cimiteriale la sua dignità e interpretare la sensibilità di quanti nel dolore invocano rispetto e non si rassegnano all’idea che un cimitero sia un ricovero per conigli.
I conigli che per anni hanno colonizzato indisturbati gli argini dell’Adige si sono trasferiti da alcuni anni verso il centro città, prima tra le rotatorie di Trento sud e poi, complice l’apertura del nuovo sottopasso che collega il Muse al centro storico, tra le tombe del cimitero: hanno scavato tane dove si rifugiano e nidificano, si alimentano di piante e fiori poste sulle lapidi quale espressione d’affetto da chi vive la nostalgia e la sofferenza del distacco dalla persona scomparsa e lasciano i loro escrementi sulle tombe.
Il Comune di Trento, dopo lunghe stagioni di tentennamenti, ha cercato di trovare qualche soluzione “fai-da-te”, in attesa che il diretto responsabile per la fauna cosiddetta “selvatica”, cioè la Provincia, possa dare indicazioni in merito agli interventi da attuare.
A quanto pare le risposte da parte della Provincia al Comune di Trento non sono state di certo illuminanti, tanto che in risposta ad una interrogazione del sottoscritto (l’ennesima sull’argomento) l’allora Assessore con delega per le materie dell’Ambiente e mobilità comunicava che “ci siamo attivati, anche per iniziativa dello stesso Sindaco, per avere dal Servizio Foreste e Fauna e dal Direttore dell’Ufficio faunistico condivisione rispetto agli interventi da svolgere. Sono stati fatti tutta una serie di incontri che non hanno portato a indicazioni tali da consentirci di risolvere la questione. Sui successivi passaggi e sull’eventualità che finalmente da parte della Provincia pervenga un qualche tipo di indicazione aggiorneremo il Consiglio…”.
Nel frattempo per trovare qualche risposta utile il Comune di Trento ha chiesto lumi al Servizio faunistico della Provincia di Milano che per lo stesso problema è intervenuto all’interno del Cimitero di Melegnano e del Cimitero di Lambrate.
Ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia autonoma di Trento per sapere:
- se sia al corrente della situazione indicata in premessa, ormai perdurante da anni;
- se può confermare che vi siano state richieste da parte del Comune si Trento in merito al caso riportato in premessa;
- se può fornire la documentazione intercorsa tra il Comune di Trento e gli organi provinciali competenti;
- se non ritenga doveroso creare i presupposti per fornire indicazioni capaci di risolvere, una volta per tutte, la criticità esposta in premessa.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia