Considerato che, la pubblicazione del nuovo DPCM del 3 dicembre 2020 ha definito cosa si può fare e cosa invece è vietato durante il periodo natalizio, stabilendo per i negozi (tranne quelli in zona rossa) la possibilità di apertura nel periodo natalizio fino alle ore 21. Per quanto riguarda i centri commerciali è stata invece riconfermata la chiusura nei giorni festivi e prefestivi, prevedendo un’eccezione per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, ed edicole presenti nei centri.
Visto che, il provvedimento del Governo è stato annunciato come atto che intende risollevare la situazione economica delle attività commerciali fortemente provate delle varie chiusure che si sono susseguite nel corso dell’anno, garantendo allo stesso tempo la tutela della salute pubblica, con divieti atti a evitare assembramenti all’interno dei centri commerciali.
Evidenziato che, in diversi centri commerciali presenti in Provincia di Trento sono presenti negozi che sono in grado di garantire un accesso diretto dall’esterno, all’aperto, con possibilità di escludere l’accesso alle e dalle zone comuni, facendo quindi accedere il pubblico solo nel proprio negozio, nel rispetto di tutte le normative già previste per evitare assembramenti, come il contingentamento degli ingressi sulla base della capienza massima consentita e il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nonché nel rispetto dei protocolli e linee guida per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore di riferimento.
Tutto ciò premesso,
il Consiglio della Provincia autonoma di Trento impegna la Giunta provinciale
a prevedere, nell’ordinanza applicativa delle disposizioni introdotte dal DPCM 3 dicembre 2020, una deroga alla chiusura per i negozi facenti parte di centri commerciali, ma in grado di garantire un accesso diretto dall’esterno, all’aperto, con possibilità di escludere l’accesso alle e dalle zone comuni, assimilandoli quindi ai negozi su strada.
Cons. Claudio Cia