Non si torni al voto subito per non esporsi a elezioni anticipate nel caos, si faccia un nuovo governo, non importa chi lo guiderà, e ci si prenda il tempo di approntare e votare una nuova legge elettorale…
Questo è ciò che chiedono i nostri parlamentari trentini di centro sinistra.
Un auspicio che sembrerebbe dettato dal buon senso, ma che in realtà cela la grande preoccupazione di Lorenzo Dellai, Franco Panizza, Vittorio Fravezzi, Mauro Ottobre e Michele Nicoletti di vedersi negare il diritto al vitalizio che sarebbe garantito solo a metà settembre 2017 dopo 4 anni 6 mesi e 1 giorno di legislatura.
Insomma un benefit a portata di mano che potrebbe svanire da un momento all’altro con l’incognita di non sapere se una tale occasione si potrà mai ripetere. A riprova che se anni fa le fiabe iniziavano tutte con “C’era una volta…”, oggi invece iniziano tutte con “Se sarò eletto…”. E una fiaba è tale se si conclude con un “E vissero felici e contenti”. Giulio Andreotti diceva “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”…
Tranquilli, questi signori non li troveremo alle mense per poveri, non faranno la fame perché di benefit ne hanno già maturati in altri luoghi, con altri incarichi istituzionali e sotto vesti diverse. Comunque persone sicuramente pronte a riprovarci perché la politica che arricchisse assomiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete. E San Paolo ricorda che “La brama di ricchezze è la radice di tutti i mali”.
cons. Claudio Cia