Covid-19, Cia (FdI): “Quanti interventi oncologici sono stati rinviati?”

La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza le criticità dovute al depotenziamento dei servizi sanitari nelle valli trentine, concretizzandosi negli anni attraverso il taglio dei posti letto negli ospedali periferici. Attraverso il depotenziamento dei nosocomi di valle e il conseguente trasferimento di personale e servizi verso i grandi centri ospedalieri di Trento e Rovereto ci si è sempre illusi di poter risolvere le innumerevoli criticità della sanità trentina.

Il Covid-19, la pandemia, ha certificato definitivamente il fallimento di questa politica sanitaria, progettata e attuata dalle precedenti Giunte di centrosinistra

A seguito dell’emergenza sanitaria, è stata ridotta all’osso l’attività delle sale operatorie, precludendole a tutti gli interventi programmati, anche quelli oncologici. Si potrebbe pensare ad un cambio di paradigma, iniziando ad utilizzare le sale operatorie delle valli per permettere agli specialisti e alle loro equipe di mettere a frutto temporaneamente la loro professionalità sul territorio, garantendo che siano eseguiti almeno gli interventi oncologici, quelli che non contemplano il ricorso alla rianimazione nel post-operatorio e che non richiedono l’ausilio di particolari tecnologie. Questo porterebbe ad una riduzione delle liste di attesa di questa tipologia di intervento. Sappiamo benissimo che, nei malati oncologici, la diagnosi tempestiva e l’immediato intervento sono due elementi che possono salvare la vita.

Chiedo alla Giunta provinciale quale sia il numero degli interventi oncologici, di ogni specialità, in attesa di essere preso in carico e il relativo tempo di attesa su tutto il territorio provinciale.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia

La risposta dell’Assessore alla Sanità Stefania Segnana fornita in aula il 18.01.2022:

L’assessora ha ricordato che l’attenzione per questi pazienti è concentrata su chemioterapie e follow up, distribuendo l’incarico di seguire questi casi negli ospedali di valle e provvedendo alla presa in carico dei pazienti. Segnana ha riconosciuto che l’attività oncologica ha subito significativi rallentamenti nel periodo pandemico pur garantendo le emergenze e le degenze. E ha aggiunto che il recupero degli interventi non effettuati difficilmente avverrà rapidamente a pieno con le risorse attualmente in campo, ma l’Apss si è già attivata nel 2020 e 2021 per effettuare le operazioni. Le attività chirurgiche sono state comunque completamente ripristinate a fine 2021 e hanno superato quelle previste. Quanto ai dati richiesti, l’Assessora ha preannunciato che saranno forniti al Consigliere su 7 fogli Excel.

La mia replica:

Nella sua replica, il Consigliere Cia ha sottolineato quanto sia importante che la Provincia dedichi al problema la massima attenzione perché siamo di fronte a un’emergenza drammatica, documentata dai dati relativi a tutto il Paese, che segnalano come nel periodo 2020-2021 i morti per tumore siano stati più di 500 al giorno mentre di Covid sono quotidianamente decedute in media 190 persone. Il che significa, ha concluso il Consigliere, che mentre di Covid si può morire, in caso di tumore se la diagnosi e il trattamento non avvengono in modo tempestivo si muore sicuramente.

Esito dell'iniziativa

 

Interrogazione a risposta immediata depositata il 12.01.2022.

 

Segui l’iter sul sito del Consiglio provinciale di Trento:

Interrogazione n. 3353/XVI a risposta orale immediata

 

L’articolo predisposto dall’Ufficio stampa del Consiglio provinciale di Trento relativo alla discussione in aula dell’interrogazione, avvenuta il 18.01.2022:

Covid-19, Cia (FdI): “Quanti interventi oncologici sono stati rinviati?”

 

L’articolo su “La Voce del Trentino“:

Covid-19, troppi rallentamenti dell’attività operatoria oncologica in Trentino

 

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