Criticità ospedale Arco, Cia (FdI): “Serve una visione e una strategia d’insieme della sanità trentina di oggi e di domani”

La situazione dell’Ospedale di Arco (e più in generale di tutti gli ospedali), è il sintomo di una strategia organizzativa che al cittadino medio risulta scarsamente comprensibile. Quello che è certo è la compromissione dei livelli di cura, da erogarsi in piena sicurezza ai potenziali utenti che vivono e frequentano un territorio che – nel caso di Arco – è pure a vocazione turistica.

Dagli ospedali provengono segnali di un progressivo depotenziamento con una preoccupante delegittimazione del personale. Sicuramente esiste un’effettiva difficoltà generale a reperire personale sanitario, cosa ancor più ardua per i nosocomi periferici. A questo si aggiunga l’impressionante turnover di coloro che svolgono la loro professione all’interno dei reparti, a causa dell’elevato carico di lavoro e del malessere organizzativo che rendono, di fatto, tossico l’ambiente lavorativo. Molti se ne vanno per questi motivi. A tal proposito, a febbraio di quest’anno, avevo presentato l’interrogazione n. 3496/XVI per denunciare allarmanti criticità ripetutamente segnalate dal personale della Psichiatria di Arco ai vertici dell’Apss che, ad oggi, sono purtroppo rimaste irrisolte.

Quindi le difficoltà non rappresentano delle novità e i vertici della sanità trentina non hanno saputo capire e cercare soluzioni concrete e possibili. Essi sembrano impotenti. E’ quindi necessario che la politica trentina trovi il tempo per affrontare, con i professionisti sanitari che lavorano in prima linea, le innumerevoli problematiche per risolvere questa emergenza, ormai diventata consuetudine. L’auspicio è che vi sia una visione e una strategia d’insieme della sanità trentina di oggi e di domani, con un obiettivo ben preciso a lungo termine rispondente ai bisogni dei cittadini. Ahimè, oggi i cittadini si chiedono se questa visione ci sia.

Infine, una sanità in sofferenza ha inevitabilmente un risvolto negativo anche sull’immagine turistica del Trentino che può risultare meno attrattivo perché l’assistenza sanitaria è un elemento basilare per chi va in vacanza. Sappiamo bene che la nostra provincia è scelta come meta da milioni di ospiti provenienti da tutto il mondo: solo il Garda trentino, infatti, richiama oltre tre milioni di turisti.

Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia

L’articolo su “L’Adige” del 02.06.2022:

Esito dell'iniziativa

 

Comunicato stampa inviato ai media locali l’01.06.2022.

 

 

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