Dai conigli ai parcheggi – alla gestione della città – il passo è breve…

Il cimitero monumentale di Trento pare essere la cartina di tornasole della capacità dell’Amministrazione comunale di dare risposte concrete ai problemi dei cittadini.

Quando anni fa portai in Comune la questione dei conigli che invadevano il cimitero, inizialmente venni deriso. Non era un tema ritenuto importante. Dopo mesi, quasi anni, anche i media diedero risalto alla questione e una volta guadagnata la prima pagina, il Comune dovette arrendersi e trovare una soluzione a quel problema banale che si era ingigantito a causa dell’inerzia dell’Amministrazione, diventando da questione folkloristica a tema numero uno sull’agenda del Sindaco Andreatta.

Stessa cosa pare si stia verificando per quanto riguarda i parcheggi del camposanto. Un problema cronico, noto da anni. I parcheggi davanti al cimitero sono spariti causa lavori, anche quelli sul retro non sono più usufruibili.

Qualche giorno fa evidenziai come nel progetto di riqualificazione di via Madruzzo i parcheggi non fossero menzionati. Con enfasi il Comune annunciava il rifacimento dei marciapiedi “in verdello e rosso Trento”, la pavimentazione “in lastre di porfido a larghezze alternate”, la postazione per le e-bike… evidentemente con l’intento di far passare inosservato il “taglio” anche sui posti auto. Ora anche i media locali stanno ripetutamente rilanciando la notizia, che, sempre grazie all’inerzia dell’Amministrazione, si sta ingigantendo diventando un tema collettivo.

Ridicole risultano le soluzioni palliative proposte dall’Assessore Gilmozzi, di ritorno dal congresso del Pd: inserire “qualche posto” auto nel nuovo progetto, come se questo potesse risolvere il problema. In alternativa viene ricordato che qualche posto è comunque disponibile con accesso attraverso le camere mortuarie (sic!). Non certo la soluzione più intelligente per la Trento “Smart City”. Solo ieri la notizia di una ventina di posti resi disponibili dall’entrata di via Giusti, chiusi per problemi di organizzazione di un altro cantiere, notizia poi smentita nella stessa giornata, evidenziando ancora una volta l’improvvisazione generale.

Nel frattempo, per esasperare ancor più i trentini, il Comune aumenta la tariffa del parcheggio a pagamento più vicino.

Pare insomma che anche in questo caso il Comune non voglia vedere la soluzione più comoda e che offrirebbe la migliore risposta: a pochi passi dall’entrata del cimitero sarebbe disponibile l’ampio parcheggio nella zona di Trento Fiere, non dovrebbe essere impossibile per l’Amministrazione comunale accordarsi con l’Università affinché una trentina dei posti auto vengano destinati a disco orario per chi deve accedere al camposanto.

Non è solo una questione di comodità. Il Comune ha speso denaro pubblico per costruire i parcheggi su retro, così come a suo tempo espropriò l’area all’entrata proprio per destinarla a parcheggio, ora li elimina senza garantire un’alternativa.

Diceva Confucio che “colui che non prevede le cose lontane si espone ad infelicità ravvicinate”. Pare proprio che l’Amministrazione comunale faccia a gara per esporsi alle infelicità!

Claudio Cia

La lettera sul quotidiano “l’Adige” del 15 febbraio 2017:

La lettera sul quotidiano “Trentino” del 25 febbraio 2017:

Esito dell'iniziativa

 

Lettera inviata ai media locali il 14 febbraio 2016.

 

 

 

L’articolo su “La Voce del Trentino”: Dai conigli ai parcheggi, ancora polemiche sul cimitero

 

 

L’articolo su “Secolo Trentino”: Dai conigli ai parcheggi, alla gestione della città, il passo è breve

 

 

 

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