Degrado in via Lavisotto, la gente è stufa.

In via Lavisotto a Trento la gente è stufa. E’ stufa di non ottenere risposte, è stufa di ottenere risposte che non portano a soluzioni concrete, è stufa dei politici che promettono e poi non fanno… e hanno ragione. Invece che piangersi addosso insistono nella loro strada di impegno civico e si prendono gioco dei grandi partiti inventandosi le “primarie del malcontento”. Questo è triste, perchè arrivare addirittura ad un “anniversario” del malcontento significa che è ormai da qualche decennio che questi cittadini si sentono inascoltati, e intanto la città decade lentamente…

Ecco un breve elenco delle principali questioni che richiederebbero una soluzione:

  • vicinanza con la ferrovia (barriere antirumore e rallentamento convogli);
  • messa in sicurezza o smaltimento dell’amianto sul tetto dell’ex Federazione allevatori, accanto alla scuola elementare e asilo nido;
  • incuria aree verdi che ha provocato la proliferazione di ratti e parassiti;
  • presenza del campo nomadi (stanziale) vicino al cavalcavia di via Brennero;
  • favela rumena presso la zona ex Sloi e Carbochimica;
  • odori sgradevoli (potenziamento collettore acque nere sulla rotatoria di via Maccani);
  • iniziative di sensibilizzazione verso i proprietari di cani (problema escrementi);
  • vicinanza della tangenziale.

Esito dell'iniziativa

 

In passato ho più volte portato in Consiglio comunale temi legati al degrado di questa zona e alle richieste che arrivavano dalla cittadinanza, raccogliendo sempre risposte molto vaghe.

 

Ripropongo qua un elenco delle questioni trattate con le risposte ricevute da Sindaco o Assessori:

 

marzo 2013: Quale politica per prevenire che gli spazi comuni siano ridotti a letamaio?

 

settembre 2012: Degrado e amianto in via Lavisotto, Protesta di Cia e Sembenotti

 

settembre 2012: Degrado e amianto, una minaccia per grandi e piccini

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