Dall’odierna lettura dei quotidiani locali, apprendo che il Consigliere provinciale Paolo Zanella ha scelto di dedicare la sua attenzione alla mia attività consiliare per poi sparare la sua sentenza: “Comodo essere di lotta e di governo secondo le opportunità”. Il Consigliere di Futura 2018 – evidentemente a digiuno di come funziona la democrazia rappresentativa (essendo forse più avvezzo a sistemi politici in cui i rappresentanti delle Istituzioni votano per appartenenza ideologica, rischiando di essere inviati nei famosi “campi di rieducazione” nel caso in cui si discostino dal pensiero maggioritario) – pare dimenticare che il ruolo del Consigliere provinciale di maggioranza è senza ombra di dubbio più sfaccettato e complesso rispetto a quello di minoranza (e glielo dice uno che in opposizione c’è stato per gran parte della propria vita politica). Essere un componente della coalizione di governo, non significa aderire acriticamente ai provvedimenti presentati dalla Giunta provinciale, tanto più che, in virtù del progressivo trasferimento di competenze dal Consiglio alla Giunta previsto dalle leggi provinciali per accelerare i tempi di applicazione delle stesse, le decisioni possono essere prese da quest’ultima senza un reale coinvolgimento dei Consiglieri di maggioranza. Dunque, tutti hanno il dovere di approfondire ed analizzare ogni singolo provvedimento, tanto più se si è in maggioranza, per prevenire strafalcioni e forzature legislative, per proporre correttivi ritenuti necessari a seconda delle sensibilità che caratterizzano il pensiero del proprio partito di appartenenza oppure, su temi che coinvolgono l’etica, del singolo. Se avesse infatti esercitato con diligenza il suo ruolo Zanella non si sarebbe fermato alla lettura del titolo della mia interrogazione che chiede se la Giunta provinciale stia interloquendo con lo Stato e ARERA affinché si possa evitare il distacco dalla sospensione della fornitura di energia elettrica, gas e acqua per morosità dei c.d. “poveri energetici” in regola con i pagamenti delle bollette fino al momento attuale, ma avrebbe notato che – contrariamente a quello che lui pensa e scrive – il sottoscritto ha messo nero su bianco che “nei confronti di questi soggetti il bonus sulla bolletta approntato dalla Giunta provinciale può rappresentare un palliativo, tuttavia non è sicuramente in grado di sopperire a tutte le esigenze”. Tengo poi a sottolineare come, a tale riguardo, nelle prossime settimane è mia intenzione depositare un atto con il quale si possa dare libertà di scelta – a chi lo desidera (quindi anche a Zanella) – di rinunciare al bonus di 180 €, nell’ottica di ridurre la spesa per la Provincia di Trento e di risparmiare qualche ulteriore risorsa da poter investire in altri provvedimenti a favore di chi fatica ad arrivare alla fine del mese. Lo stare in maggioranza è reso ancora più complesso se si considera che, in molti casi, noi Consiglieri dobbiamo rendere conto alla cittadinanza di provvedimenti controversi assunti dalla Giunta provinciale, laddove un Consigliere di opposizione può invece fare il bello e cattivo tempo al grido di “È colpa degli altri”, “Sono un Consigliere di minoranza, non ho potere di incidere sul Governo della Provincia” ecc. Insomma, se io sono “di lotta e di governo”, lui al massimo può dirsi di “Lotta Continua”.
È infine molto curioso che a salire in cattedra e fornire lezioni di comodità sia una persona che – eletta in Consiglio comunale a Trento e designata come Assessore dal Sindaco Franco Ianeselli con delle deleghe importanti (transizione ecologica, mobilità, partecipazione e beni comuni) che gli avrebbero certamente creato qualche grattacapo, financo facendogli perdere qualche consenso (si pensi alla partita del Bypass ferroviario, alla bonifica dei terreni ex Sloi, alla gestione delle problematiche sollevate dall’Asuc di Sopramonte ecc.) – ha scelto il ben più comodo (e remunerativo) paracadute offerto dalle dimissioni del Consigliere “essere umano” Paolo Ghezzi per approdare in Consiglio provinciale. Zanella ricorda tanto il bue che dà del cornuto all’asino. In tempi di inflazione galoppante si sa che la coerenza è una moneta che paga poco, tuttavia mi piace sempre ricordare di essere stato l’unico politico a dimettersi dalla prestigiosa (e remunerativa) posizione di Assessore regionale in virtù della mia adesione a Fratelli d’Italia per non creare malcontenti all’interno della maggioranza.
Insomma, caro Consigliere Zanella, preferirei che in futuro invece di caricare la sua penna con la bile al posto dell’inchiostro, scendesse dal suo piedistallo a fare quattro chiacchiere con il sottoscritto. Ciò Le eviterebbe l’inutile spreco di carta e Le risparmierebbe anche qualche figura barbina.
Cons. Claudio Cia – Presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia