E’ mio dovere denunciare una situazione di forte disagio sia per le famiglie che per i piccoli utenti dell’asilo nido comunale “La Mongolfiera” di Mattarello, gestito dalla cooperativa “la Coccinella”, ma che per la manutenzione straordinaria dipende dal comune di Trento.
Bambini con età compresa dai tre mesi ai tre anni, sono costretti per 10 ore al giorno in un ambiente con temperature che oscillano tra 30 fino anche ai 38 gradi. Le operatrici devono continuamente spostarli, in locali ove non entrano i raggi solari o a creare correnti d’aria per farli respirare ma che sono dannose per i piccoli. La cosa è stata più volte segnalata al Comune di Trento ma inutilmente.
Diversi genitori hanno telefonano all’ufficio comunale di competenza e, mi è stato riferito, che in malo modo è stato detto loro che i piccoli basta tenerli a casa, che all’asilo nido se vogliono possono fare giochi d’acqua, che le educatrici sanno come intervenire e che le stesse non hanno mai evidenziato il problema, cosa smentita dalle stesse che ai genitori hanno riferito di aver più volte segnalato il problema.
Il responsabile del Comune ha dichiarato stizzito che lui lavora 10 ore al giorno e viene pagato per 7, che se si vuole un impianto di refrigerazione bisogna fare domanda e, bilancio permettendo, nei prossimi anni forse verrà installato. A quanto risulta però il problema non è fare l’impianto ma mettere in funzione quello esistente.
Rammarica sentire risposte evasive con toni alterati ai genitori che, dovendo lavorare, non hanno alternative e sono costretti a lasciare i loro piccoli in un ambiente non idoneo, a grave rischio per la salute dei loro piccini.
Claudio Cia