Disuguaglianze nella raccolta dei rifiuti

La recente approvazione del regolamento per l’applicazione della tariffa dei rifiuti ha introdotto il principio per cui si pagherà il rifiuto residuo a volume: ogni sacchetto potrà contenere non più di 15 litri. Una novità che se da una parte incentiva a differenziare meglio, dall’altra rischia di far pagare un volume non reale ma presunto perché ciò che veramente verrà conteggiato saranno i sacchetti ritirati e riconducibili all’utente. Da ciò ne viene che ad una persona, costretta ad allontanare dalla propria abitazione rifiuti non differenziabili perché emananti cattivo odore (ad es. pannoloni, materiale usato per l’assistenza sanitaria, ecc..), verrà addebitato il costo dello smaltimento di 15 litri di rifiuti anche se il sacchetto ne contenesse molto meno.

Altri invece continueranno a pagare di meno, o meglio a pagare parte della tariffa a loro applicata ci penserà il Comune. Questi soggetti beneficiari sono indicati nelle persone affette da grave malattia o handicap comprovati, nuclei di persone residenti con alto livello di povertà (indicatore ISEE) e associazioni che abbiano per scopo l’assistenza e la beneficenza rivolte a categorie sociali bisognose. Un’attenzione questa meritevole di plauso e da sostenere con forza.

Tra i titolari delle agevolazioni tariffarie sorprende però la presenza di enti che si occupano di tutt’altro. Mi sto riferendo a Curia e Seminario per i quali, da sempre, il Comune paga per loro: nei soli ultimi 10 anni, ad esempio, ha pagato 41.790 euro. Evidentemente l’avere il controllo di una finanziaria (ISA) ed essere proprietari, nel solo comune di Trento, di 601 immobili e di svariati terreni dà più diritti che una famiglia con figli che vive con un misero reddito.

Questa denuncia, da me esposta anche in aula consiliare, non è affatto motivata da astio nei confronti della Chiesa che anzi è stata ed è per me “mater et magistra”, ma questo non può impedirmi di evidenziare ciò che io ritengo un’ingiustizia che innanzitutto la danneggia agli occhi dei più ed è di cattivo gusto per quanti non hanno proprietà e faticano ad arrivare alla fine del mese.

Claudio Cia

In allegato il documento delle agevolazioni tariffarie negli ultimi 10 anni.

Agevolazione tariffaria smaltimento rifiuti negli ultimi 10 anni

Esito dell'iniziativa

 

Fonte:

 

“Trentino” – 29 novembre 2012

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