È arrivata l’estate, per l’uomo debole ammalato e la famiglia stressata e sfinita quale attenzione e quale progetto?

In questi giorni più famiglie denunciano un grande disagio come quello espresso da un’anziana ottantenne che assiste in casa il marito ammalato di qualche anno più vecchio. La signora lamenta la carenza di servizi mirati a sollevare il carico di fatiche e stress dovuti all’assistenza del coniuge che gli consentirebbe un periodo di riposo e non solo. Infatti per poter usufruire di un periodo di sollievo (un posto letto a rotazione) collocando, per un tempo determinato, il proprio congiunto in struttura residenziale, gli è stata mostrata una lista d’attesa di almeno tre mesi. Questo non è un fatto isolato, episodi simili si ripetono di frequente e la lunga lista d’attesa lo prova.

Alla sua insistenza, data la gravità del caso, l’anziana signora si è sentita rispondere che la graduatoria potrebbe sfoltirsi se qualcuno passasse a miglior vita. È proprio vero e attuale il detto latino: “mors tua, vita mea”. Ora siamo nel pieno dell’estate, a questo caso se ne aggiungeranno altri, ed emerge, ahimè, la preoccupazione del ricovero per cani e gatti a rischio di abbandono, ma per  l’uomo  debole, ammalato  e  la  sua famiglia  stressata  e  sfinita,  quale  attenzione?  Siamo frastornati dai grandi e costosi progetti di mobilità (Metroland, nuova viabilità urbana, ecc…), ma per i bisogni vitali e urgenti dei cittadini quale “mega” progetto? Ogni faraone vuole la sua piramide, sembra che questo valga anche per i nostri amministratori i quali altro non desiderano che lasciare una propria firma ai posteri per cui si possa dire “l’ha fatto il tal dei tali” e nel frattempo si lascia che sia la terra di una fossa a rispondere ai bisogni dell’uomo.

Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:

  • qual è la situazione reale della lista d’attesa per i posti a rotazione in struttura residenziale;
  • di quanti e quali posti dispone il comune per rispondere adeguatamente al bisogno dei cittadini;
  • qual è il tempo medio di attesa per poter usufruire di tale servizio;
  • se per non dover affidare alla terra la risposta ai bisogni del cittadino, c’è forse un progetto che, oltre alle strutture  esistenti, veda coinvolti altri soggetti (cooperative, ecc…)  per aumentare il numero dei posti letto;
  • se di  fronte  all’assenza di  risposte ai bisogni urgenti delle famiglie, sono moralmente giustificate le centinaia di migliaia di euro che l’amministrazione usa per attività ludiche (Feste vigiliane, ecc…), hobby e via di questo passo;
  • se il suo assessore alle politiche sociali e i suoi social collaboratori conoscono questa realtà di bisogno e, in un’eventuale progettazione di risposte che non sia solo valutazione sociologica, cosa propongono.

Esito dell'iniziativa

 

L’Assessore competente ha risposto. Leggi l’estratto del verbale della seduta consiliare.

 

 

Allegato:

 

Risposta interrogazione

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