Dalla risposta ad una interrogazione del luglio 2015 del sottoscritto, si apprendevano i dati relativi alle entrate della Provincia autonoma di Trento derivanti dal gioco d’azzardo. In particolare si precisava che il dato sul volume delle giocate ha carattere regionale, ma può essere ripartito al 52,5% per la Provincia autonoma di Trento. L’ultimo dato allora disponibile relativo all’ammontare del gettito erariale derivante dal gioco d’azzardo fa riferimento all’anno 2012, con 42,8 milioni di euro di gettito, pari a 38,6 milioni di euro di spettanza provinciale.
Nel marzo 2014 l’Associazione mutuo aiuto di Trento stimava in 570 milioni di euro i costi per il Trentino del fenomeno gioco d’azzardo (dalla moltiplicazione delle 15.000 persone vittime di dipendenza o a rischio di diventarlo, per 38.000 euro di costo annuo per la collettività si ciascuna di esse). Anche prendendo a riferimento i “soli” 7.500 giocatori patologici e i “soli” costi diretti si arriverebbe ad un costo per la collettività di 135 milioni di euro. Ora, tali cifre possono essere certamente messe in discussione, ma danno un’idea di quanto sia profondo l’impatto sociale del fenomeno.
E’ stimato che il gioco d’azzardo in Italia rappresenti il 15% del mercato europeo nel settore e oltre il 4,4% del mercato mondiale. Sempre riferendosi al 2012, in Italia il volume d’affari complessivo del gioco d’azzardo è stato pari a 88,5 miliardi di euro e le entrate erariali sono ammontate a oltre 8 miliardi.
Premesso quanto sopra, si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:
- l’ammontare negli ultimi 5 anni del volume di gioco da gioco d’azzardo sul territorio provinciale, suddiviso per anno, con il volume delle vincite e della spesa media a giocatore;
- l’ammontare negli ultimi 5 anni delle entrate provinciali dovute al gettito erariale derivante dal gioco d’azzardo, suddivise per ogni anno;
- il numero di persone vittime di dipendenza o a rischio di diventarlo nella Provincia di Trento, e la stima dei costi annui per giocatore derivanti direttamente dalla dipendenza;
- se la Provincia ha promosso campagne informative contro il gioco d’azzardo ed eventualmente quanto sono costate e a chi sono state commissionate.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia
L’articolo sul quotidiano “Trentino” del 2 febbraio 2018: