Il quartiere di San Donà sembra proprio destinato ad aggiungere, ai gas tossici del traffico, altri inquinanti nocivi anziché vedersi liberato da tali criticità.
Mi è stato infatti segnalato che lungo la vecchia strada per Cognola civico 49, a seguito di lavori di disboscamento presso un’abitazione disabitata, risulta ora evidente a tutti che la copertura del tetto è in eternit (cemento + amianto) di cui non si conosce la compattezza e lo stato d’usura. Detta casa risulta vecchia di 50 anni e ciò fa pensare che quanto prima avrà bisogno di un intervento di recupero e quindi anche del rifacimento del tetto.
Si segnala che tra la popolazione sandonatese c’è forte preoccupazione per la presenza di questo materiale altamente nocivo (l’amianto, la cui inalazione delle sue fibre provoca neoplasie polmonari) nei pressi del parco giochi per bambini, della scuola materna e di molteplici altre abitazioni.
La stessa casa ha un piccolo bosco di conifere infestato di nidi di processionaria a sbalzo sulla pubblica via con grave pericolo per le persone, soprattutto anziani e bambini, che passeggiano su quella strada. Ben si sa che, a seconda della zona del corpo interessata dal contatto, diversi sono i sintomi e i problemi a carico di pelle, occhi, apparato respiratorio e digerente.
Da questa premessa la domanda giunge spontanea e per questo il sottoscritto consigliere comunale interroga il signor Sindaco per sapere:
- se tra le 6000 coperture in cemento-amianto censite sul territorio della provincia, risulta essere inclusa anche quella presente in San Dona;
- se, sulla base delle nuove linee guida approvate dalla provincia (dicembre 2011), è possibile stabilire il punteggio di rischio del manufatto che viene determinato dalla somma di: superficie esposta, distanza dal centro abitato, densità della popolazione interessata, distanza da aree sensibili (scuola, parco giochi), distanza da finestre, balconi, terrazzi, grado di consistenza del materiale, presenza di fessurazioni, fragilità, vetustà della copertura;
- se qualora il manufatto presenti una superficie danneggiata, ovvero se sono presenti danni evidenti e indiscutibili (crepe, fessure), può assicurare alla popolazione di San Donà che la bonifica sarà eseguita entro 12 mesi indipendentemente dall’indice di degrado e nel pieno rispetto delle procedure indicate dalle normative vigenti;
- se è legittimo sperare che la presenza dei nidi di processionaria nei pressi della pubblica via venga eliminata a tutela dei passanti.