Dal 2008 il Centro Sociale di San Donà, che sorge su una proprietà consortile, è chiuso per problemi di sicurezza a seguito del cedimento del terreno che ha provocato delle crepe strutturali.
Per poter metterci le mani il Comune, non risultando proprietario dell’edificio, intraprese un provvedimento di esproprio in modo da poter intervenire. A tale proposito erano stati messi a bilancio 2 milioni di euro per la ricostruzione dell’edificio.
Uno dei residenti ha però ingaggiato una battaglia legale per non cedere la propria particella del Centro Sociale all’ente pubblico. Dopo anni di dispute legali pare che ora il Comune possa procedere all’esproprio ma che non sia più nelle condizioni di mettere a bilancio risorse per la ricostruzione dell’edificio.
A tal proposito si chiede l’aggiornamento in merito all’annosa questione dell’esproprio da parte del Comune dell’ ex Centro Sociale di san Donà, particella catastale 1303 di Cognola, e anche degli spazi comuni del Villaggio “INA Casa”.
In particolare si chiede di sapere:
- se e come si è pronunciato il Consiglio di Stato in merito all’appello 864/2007;
- se, essendo la struttura inagibile, il Comune intenda intervenire e in che modo;
- se è sperabile che il Comune individui risorse per dotare San Donà del suo Centro Sociale e se può indicarne una tempistica;
- se, oggetto dell’esproprio, sono anche le seguenti particelle e che uso l’amministrazione comunale intenda farne: p.f. 42/1, p.f. 42/5, p.f. 42/6, p.f. 42/7, p.f. 42/8, p.f. 42/9, p.f. 42/10, p.f. 42/11, p.f. 1895.
Planimetria di San Donà