Ci hanno ormai abituati a tutto, anche ad una Provincia che acquista immobili per poi lasciarli in stato di abbandono, ma mai ci saremmo aspettati che, oltre ad essere vuoti, ci sia la possibilità di vederli addirittura riscaldati. Sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è, e corrisponde a quello che è possibile appurare presso l’ex Hotel Panorama di Trento, in località Sardagna, per la cui ristrutturazione sono stati spesi oltre 4 milioni di denaro pubblico.
Da recenti interrogazioni in Consiglio provinciale è emerso che l’ex Hotel Panorama, sebbene chiuso, nei soli ultimi 2 anni (2013-2014) è costato ai cittadini trentini oltre 64 mila euro. All’interno di questa cifra ciò che salta all’occhio sono gli oltre 27 mila euro spesi per gas e gli oltre 23 mila euro spesi per l’energia elettrica. Eppure nessuno vi abita, la cucina è stata rimossa e le luci sono spente. Dunque, come giustificare il consumo di così tanti metri cubi di gas e di una tale quantità di energia elettrica? Il motivo lo si può comprende visitando l’interno della struttura di proprietà della Provincia.
Durante i mesi invernali infatti, il gas viene regolarmente erogato per tenere riscaldato l’intero edificio, così come l’energia elettrica per mantenere in funzione le pompe h24. La motivazione addotta è che scaricando gli impianti questi rischierebbero di danneggiarsi. Quindi nell’edificio vuoto dell’ex Hotel Panorama sono in funzione termosifoni e termoconvettori che garantiscono un dolce tempore a ragni, scarafaggi e topolini…
Convincere la gente trentina che questi soldi siano ben spesi appare alquanto arduo, considerando anche che sempre più famiglie trentine si ritrovano costrette a rinunciare a riscaldamento ed energia elettrica perché, non riuscendo a pagare le utenze, si vedono staccare luce e gas senza tanti convenevoli, per poi sentirsi rispondere dai servizi sociali che non ci sono risorse disponibili e che comunque sia devono presentare l’ICEF.
E’ chiaro che l’inutilizzo della struttura, ancora in buono stato, porterà in tempi brevi alla sua totale compromissione, lasciando nelle mani dell’ente pubblico un’enorme scatola vuota. Per attrarre l’interesse di privati ad investire su tale struttura, è fondamentale che vi sia un flusso costante di visitatori, risultato che si potrebbe ottenere agevolmente offrendo la possibilità a chi visita i musei cittadini di utilizzare la funivia di Sardagna con lo stesso biglietto acquistato. Il complesso potrebbe essere dunque assegnato in comodato d’uso gratuito, come già verificatosi per altre strutture della Provincia, tenendo ben conto dell’obiettivo finale dell’operazione, cioè quello di restituire una funzione attrattiva ad una struttura pubblica, integrata con la realtà locale e all’altezza delle potenzialità della sua collocazione, generando un valore aggiunto per l’offerta turistica della città capoluogo e di tutta la provincia.
Bisogna altresì scongiurare il ripetersi di scelte superficiali, che di fronte all’affidamento in comodato gratuito di strutture di pregio, che dovevano costituire un punto di eccellenza e di traino, non hanno generato le ricadute di immagine previste sulla località e sull’intero Trentino.
Tutto ciò premesso il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, impegna la Giunta provinciale
- a predisporre entro il 2016 un piano finalizzato ad affidare l’ex Hotel Panorama di Sardagna in comodato d’uso gratuito per un tempo non inferiore ai 10 anni, che valorizzi le iniziative di investitori trentini e rispetti la vocazione turistica della struttura, in sinergia con le attività e le iniziative turistiche a livello provinciale, impegnando al suo recupero funzionale;
- a promuovere per cittadini e turisti la possibilità che, con lo stesso biglietto acquistato per l’ingresso ad uno dei musei presenti in città, si possa salire in funivia a Sardagna senza costi aggiuntivi;
- a promuovere presso le strutture museali e le ApT azioni di informazione per far conoscere all’utenza il sito panoramico di Sardagna e questa iniziativa/opportunità.
Cons. Claudio Cia
Le foto degli interni della struttura: