Sono passati oltre 10 mesi dal commissariamento della Famiglia Cooperativa di Pinzolo, e quindi dalla rimozione del presidente Ornello Binelli e del consiglio d’amministrazione da parte dell’attuale Giunta provinciale di Trento (su proposta dell’assessore Tiziano Mellarini e su richiesta, in qualità di Autorità di revisione, della Federazione Trentina della Cooperazione) e a tutt’oggi tale vicenda risulta essere ancora poco chiara e forse anche un po’ imbarazzante.
Tale decisione, adottata il 27 ottobre 2014, si sarebbe resa necessaria non per ragioni economiche, considerata la solidità patrimoniale della Famiglia Cooperativa di Pinzolo (la quale, all’epoca, poteva contare su un patrimonio di 8,4 milioni di euro, 2.037 soci e 146 lavoratori impiegati in 11 punti vendita al dettaglio e all’ingrosso), ma per motivazioni legate alle dimissioni del direttore generale e di due componenti del consiglio d’amministrazione; è bene ricordare poi che il collegio sindacale dell’ente in questione non è stato minimamente toccato dal provvedimento della Giunta provinciale.
Quello che però ci lascia alquanto perplessi e che porta la situazione a livelli inaccettabili sono le pochissime delucidazioni fornite in merito al commissariamento della Famiglia Cooperativa di Pinzolo. Peraltro, neanche con la presentazione del bilancio 2014, approvato lo scorso febbraio, si è avuta la premura di chiarire i termini della questione, mancando di rispetto, soprattutto, nei confronti dei soci e dei dipendenti.
Ciò premesso, si interroga il Presidente della Provincia autonoma di Trento per sapere:
- quali sono state le reali motivazioni che hanno portato a commissariare la Famiglia Cooperativa di Pinzolo, considerando il fatto che dal punto di vista economico-patrimoniale risulta essere ancora solida (con l’approvazione del bilancio 2014, infatti, è risultata una perdita d’esercizio pari a 131 mila euro, ampiamente sopportabile secondo il commissario Maurizio Postal, ed i ricavi netti sono stati pari a 23.9 milioni di euro, ovvero lo 0,5% in meno rispetto al 2013);
- quale sarà la posizione che assumerà la Giunta provinciale di fronte al T.A.R. di Trento, dal momento che tale vicenda è stata portata anche all’attenzione dell’organo giudiziario amministrativo;
- in che modo agirà in futuro la Giunta provinciale in qualità di Autorità di vigilanza, visto che la gestione commissariale della società a carattere mutualistico in questione scadrà fra poco più di due mesi;
- se verranno ragguagliati adeguatamente i soci e i dipendenti oppure se si gestirà la situazione come in passato nell’evenienza in cui si optasse di prorogare il commissariamento della Famiglia Cooperativa di Pinzolo di un ulteriore anno.
A norma di regolamento, si chiede risposta scritta.
Cons. Claudio Cia